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Tennis, l’ascesa di Matteo Berrettini. Un giovane da non bruciare
Tra i tanti giovani emergenti del panorama tennistico italiano non si può non parlare del romano Matteo Berrettini. Classe 1996, fresco 21enne, dopo essere stato seguito da Raoul Pietrangeli, ora è tesserato per il CC Aniene, dove è allenato da Vincenzo Santopadre. Attenzione però, perché Matteo potrebbe non essere l’unico Berrettini di cui sentiremo parlare: il fratello Jacopo è anch’egli un promettente tennista (classe 1998, ora numero 1158 al mondo).
Matteo Berrettini ha ritoccato lunedì il proprio best ranking, salendo al numero 162 ATP, ma potrebbe anche concludere la stagione a ridosso dei primi 100, dato l’esiguo numero di punti da difendere sino alla fine dell’anno. Seppur molto giovane, può già definirsi un tennista completo: il suo marchio di fabbrica è il dritto vincente in uscita dal servizio.
Il primo acuto della sua breve carriera lo ha ottenuto da teenager sulla terra battuta del Future F30 di Santa Margherita di Pula quando, nell’ottobre del 2015 ha sconfitto in finale il connazionale Andrea Basso in 3 set. Nel finale della scorsa stagione l’ascesa definitiva: sul sintetico indoor del Challenger degli Internazionali di Tennis Castel del Monte di Andria, Berrettini è rimontato e sconfitto in finale in tre set dal connazionale Luca Vanni.
Il buon momento di forma continua nella prima parte di questa stagione: a metà febbraio vittoria sul cemento indoor del Future F1 di Oberentfelden, in Svizzera, dove prevale in due set sul transalpino Laurent Lokoli. A fine marzo la cavalcata dell’azzurro sul cemento del Challenger di Quanzhou, in Cina, partita dalle qualificazioni, si interrompe solo in finale per mano dell’altro azzurro Thomas Fabbiano, che si impone in due set, grazie a due combattutissimi tie break portati entrambi a casa.
L’esordio nel circuito ATP avviene agli Internazionali d’Italia, dove entra nel main draw grazie alla wild card ricevuta per la vittoria nelle prequalificazioni: il sorteggio non è stato dei più fortunati e Berrettini si è dovuto inchinare a Fabio Fognini, che si è imposto in due set. Due settimane fa ecco il primo trionfo in un Challenger: l’azzurro si è imposto sulla terra rossa di San Benedetto del Tronto, dove nell’atto conclusivo ha sconfitto in finale il serbo Laslo Djere.
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Foto: Profilo Twitter Federtennis
roberto.santangelo@oasport.it