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Tennis, Masters 1000 Montreal 2017: Roger Federer non si ferma più. Vola in finale battendo Robin Haase: ad un passo dal ritorno al numero 1

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Il Fed Express continua la sua corsa. Roger Federer è inarrestabile e centra la finale al Masters 1000 di Montreal, la terza in un torneo di questo livello (su tre disputati), la sesta dell’anno. Troppo forte il campione svizzero per l’olandese Robin Haase, comunque bravo a centrare quello che finora è il miglior risultato della sua carriera, arresosi 6-3 7-6(5) in un’ora e 15 minuti. Una vittoria fondamentale per Federer, non solo per la finale raggiunta, ma perché lo proietta virtualmente al numero 1 del ranking ATP: se prima del torneo canadese, infatti, il favorito era Rafael Nadal, ora lo è chiaramente lo svizzero. Federer, anche in caso di vittoria domani, rimarrà comunque al terzo posto della classifica lunedì, ma a Cincinnati gli basterà replicare il risultato di Rafa.

L’inizio sembra in discesa per lo svizzero, che fa subito il break nel secondo game. Nel gioco successivo, però, un paio di errori di troppo condannano Federer a cedere immediatamente la battuta. Niente paura: nel quarto gioco arriva di nuovo il break per il Re, che riesce quindi a confermarlo ed a mettere la partita sui binari a lui preferiti. Haase ci prova con tutte le sue forze, ma spesso è inevitabile per lui finire nella rete dei colpi di Federer, che manovra a piacimento. Con un ace, l’attuale (per almeno un’altra settimana) numero 3 del mondo chiude il primo set per 6-3.

 




 

Nel secondo set Haase riesce a scuotersi e fare partita pari: l’olandese ingrana al servizio, mantenendosi attorno al 90% con la prima di servizio (meno con la seconda, 39%, senza tuttavia concedere palla break). Una statistica buona, peccato che il suo avversario si chiami Roger Federer: lo svizzero perde un solo punto, con la seconda, fino al 5-5, chiudendo poi il set con due soli punti ceduti con la prima. Un set dominato dal servizio non può che chiudersi al tie-break: Federer si porta avanti, salvo farsi rimontare. Nel momento decisivo, però, sale di livello e si prende il match.

È bastato il classico “compitino” a Federer per aver ragione di Haase. Troppo netta la differenza di livello: lo svizzero torna in finale in Canada dopo quelle perse nel 2014 (contro Tsonga) e nel 2010 (contro Murray). Un torneo che Federer ha vinto “solo” due volte e curiosamente mai a Montreal (negli anni pari si gioca a Toronto): domani avrà, dunque, l’opportunità di aggiungere uno dei pochi tasselli che manca ad una carriera impareggiabile. A provare ad impedirglielo uno tra Alexander Zverev e Denis Shapovalov.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: profilo Twitter ATP World Tour

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