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Atletica, Mondiali 2017 – Usain Bolt, ci mancherai. Chi sarà l’erede del Fulmine? Servono personalità e grandi prestazioni: Van Niekerk e non solo

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Usain Bolt sembra aver abbandonato l’atletica definitivamente, il Fulmine ha dichiarato che si è ritirato ma chissà che in futuro non ci ripensi. Intanto è evidente che questo sport è indubbiamente più povero senza di lui. Si cerca un successore, si cerca un personaggio, si cerca un istrione, si cerca un uomo (o donna) capace di catturare l’attenzione delle folle, di attirare i media e gli sponsor, di bucare lo schermo e di essere riconosciuto anche da chi non segue l’atletica e lo sport in generale. Questo era Usain Bolt che è riuscito a farsi amare in dieci anni e che ha radicalmente rivoluzionato questa disciplina.

Oggettivamente nessuno sembra poter prendere il suo posto anche perché nel frattempo Mo Farah ha annunciato l’addio alla pista. Serve un atleta che esibisca prestazioni esorbitanti in pista e che al tempo stesso diverta e sappia intrattenere. Non è facile…

Wayde Van Niekerk è l’erede designato, primatista mondiale dei 400m (43.03) e che a questi Mondiali ha fallito la mitologica doppietta 200-400m, uscendo con un oro e un argento dopo dei turni massacranti. Ha delle prestazioni di assoluto livello, se infrangesse la barriera dei 43” diventerebbe leggenda e riscriverebbe i libri di fisica ma non è molto affabile con il pubblico, non si concede, dopo il traguardo non entusiasma e la gente ha bisogno di calore umano.




 

Ci sarebbero due pazzi scatenati (nel senso buono) che sarebbero capaci di tenere botta: il norvegese Karsten Warholm e il francese Pierre-Ambroise Bosse. Lo scandinavo è già famoso da anni per i suo video con prestazioni di decathlon vestito da sumori, ha indossato un elmo da Vichingo dopo la vittoria sui 400m ostacoli ma gli manca il guizzo prestazionale e soprattutto non è ancora dominatore. Il francese, invece, è Campione del Mondo degli 800m, ha riscritto la storia, la sua intervista post gara è diventata virale (“ora vado a battere il mio record di birre bevute”) ma riuscirà a restare sulla cresta dell’onda ancora così a lungo?

Justin Gatlin è fischiatissimo per i suoi precedenti di doping, Omar McLeod sta vincendo tutto sui 110m ostacoli ed è legatissimo a Bolt, ha un viso molto simpatico e la risata sempre pronta ma manca di carisma. Renaud Lavillenie purtroppo non è più quello di un tempo, Chris Taylor ha vinto 4 titoli iridati e 2 ori olimpici nel triplo ma purtroppo è sempre ai margini (non tutti possono avere quel tipo di personalità).

Tra le donne chi si può sobbarcare un peso del genere? Allyson Felix, la donna più vincente della storia ai Mondiali, ci ha provato per tanto tempo ma sulle grandi masse non esercita un potere enorme. Servirebbe probabilmente una ragazza con un certo appeal fisico ma che faccia anche la differenza in pedana (a Dariya Klishina manca tanto). Avere gli ingredienti e la magia di Usain Bolt sono unici e irripetibili, chissà quando ritroveremo uno come lui…

 

(Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL)

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