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Ciclismo

Giro d’Italia 2013, le pagelle della nona tappa

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Non c’è tregua, per gli uomini di classifica, in questo Giro d’Italia 2013. Ogni giorno una nuova insidia, un nuovo trabocchetto ed una nuova sorpresa. Ovviamente è stato così anche nella nona frazione, 170km da San Sepolcro a Firenze, che a settembre ospiterà i Campionati del Mondo. Andiamo a vedere come si sono comportati i protagonisti con le pagelle.

BELKOV Maxim, voto 9: scatta a 55km dal traguardo staccando tutti i compagni di fuga. Successivamente fa il vuoto in discesa e resiste al ritorno di tutti, compreso il gruppo. Bravo ad entrare nell’azione buona e ancora più bravo a portare a termine questa vera e propria impresa per raggiungere la prima vittoria da professionista.

BETANCUR Carlos, voto 8: è il primo dei big. Nel finale è il più brillante e stacca tutti i diretti avversari, dimostrando di avere ancora la bella gamba messa in mostra sulle Ardenne. Assieme a Pozzovivo sulle montagne potrebbe dare spettacolo per cercare di tornare nella Top10 della generale.

PANTANO Jarlinson, voto 7: arriva al podio parziale per il Team Colombia, che dimostra di avere dei buoni componenti nella sua squadra in attesa delle grandi montagne dove tendenzialmente i sudamericani possono esprimersi al meglio.

EVANS Cadel, voto 7: sarà difficile vederlo protagonista per la lotta alla Rosa fino a Brescia, ma intanto è sempre piazzato tra i primi ed è sempre nel gruppo dei big. Senza dimenticare che ha conquistato la maglia rossa di leader della classifica a punti ed è secondo nella generale. Oggi è arrivato quinto e, probabilmente, potrebbe iniziare a far paura a Nibali e compagni.

SCARPONI-GESINK, voto 7: distanti poco più di un minuto da Nibali, potrebbero essere le insidie più importanti in salita. Gesink ha superato indenne la parte di Giro che poteva essere per lui pericolosa e il talento in salita non può essere messo in discussione. Scarponi, dal canto suo, ha sempre mostrato un’ottima gamba quando la strada si faceva impegnativa così come gli altri componenti della sua Lampre: impossibile sottovalutarlo.

WIGGINS Bradley, voto 5: anche oggi, in discesa, si stacca. Così il Giro non può vincerlo, anche perchè salite sono appena iniziate. La gamba non sembra splendida, e verrebbe da pensare che soffra il freddo più di quanto si potesse pensare, ma alla fine si salva.

HESJEDAL Ryder, voto 4.5: la prova non brillante nella cronometro di ieri non era il sintomo di una semplice “giornata no”. Anche oggi, il vincitore dello scorso anno, ha faticato, staccandosi in salita da un gruppo ben nutrito. A meno di un’inversione di tendenza importante nel giorno di riposo potrebbe uscire definitivamente dalla lotta per la prima posizione.

NIBALI Vincenzo, voto 7: gestisce bene il primo giorno in maglia rosa, dimostrandosi maturo anche da questo punto di vista. Al suo fianco è splendido Kangert che potrebbe rivelarsi il vero asso nella manica dello Squalo.

PIRAZZI Stefano, voto 7.5: “tutti pazzi per Pirazzi”, ormai, spopola. E lo scalatore della Bardiani fa di tutto per entusiasmare i suoi tifosi, con i soliti scatti e fughe a lunga gittata. Oggi conquista la maglia azzurra con un unico obiettivo: portarla fino alla fine del Giro.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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