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Ciclismo

Vuelta a España 2017: il percorso ed i punti chiave delle 21 tappe. Alla scoperta dei segreti della corsa a tappe spagnola

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Come di consueto un percorso durissimo per il terzo ed ultimo grande giro stagionale: la Vuelta a España. Si parte sabato da Nimes, in Francia, con una breve cronometro a squadre, ma da lì in poi saranno tantissime le montagne da scalare: si potrà fare la differenza davvero ogni giorno. Andiamo a scoprire tutti i punti chiave delle 21 frazioni.

Già dopo tre giorni di gara partono le difficoltà: siamo ad Andorra e ci sono le prime montagne che incutono timore. Dopo qualche tappa tra volata e arrivi da classiche, con strappi duri ma brevi sul finale, si fa sul serio dopo il primo giorno di riposo. 3.434 metri di dislivello nell’undicesima tappa: Alto de Velefique e Calar Alto in rapida successione daranno sicuramente uno scossone alla classifica generale.

Dalla tappa 14 in poi sarà un vero e proprio massacro. La Pandera è durissima, i 127 chilometri del giorno successivo con tre vette e l’arrivo a Sierra Nevada lo sono ancora di più. Giorno di riposo per riprendere le poche forze rimaste e ci si lancia verso la decisiva terza settimana. Gli specialisti o, ancor di più, i passisti scalatori che saranno in classifica dopo 15 giorni di gara, punteranno tanto sulla cronometro di Logroño: 42 chilometri completamente piatti per ribaltare tutte le gerarchie. Le frazioni 18 e 19 non sono al livello delle attese, ma è la quiete prima della tempesta: l’attesissima penultima tappa. Corvera-Angliru, 119 chilometri, due GPM di prima categoria prima dello spauracchio finale, ad anticipare la passerella di Madrid.

C’è davvero spazio per dare spettacolo.

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gianluca.bruno@oasport.it

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