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Vuelta a España 2017, Fabio Aru: “Vincenzo Nibali un amico, ma in corsa dovrò batterlo”

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La Vuelta a España verrà ricordata come il primo Grande Giro che vedrà di fronte da avversari Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Sei anni di differenza tra i due più grandi interpreti italiani nelle corse a tappe del decennio, amici nella vita ed ora chiamati a duellare sulla strada.

In un’intervista a “La Repubblica”, Aru si è soffermato proprio sul rapporto con l’ex-compagno di squadra in Astana: “Vincenzo è un amico, ma anche un avversario forte, uno di quelli da battere. Niente più, in corsa, che un avversario, perché in gara non esistono amicizie, al massimo alleanze. Sono pronto a giocarmela anche con lui“.

Poi l’attenzione si sposta sull’imminente appuntamento iberico: “Mi scoprirò tappa dopo tappa, non posso fare programmi o previsioni. So che sarà la solita corsa terribile, la più dura delle gare a tappe del 2017, la solita Vuelta con arrivi in salita da subito, sforzi brevi e intensi, pochi tapponi, ma molte tappe con finale al 20%. Mi sono preparato a casa, a Lugano, ho ricaricato le pile e badato anche a me stesso, pur restando attento all’alimentazione e ai soliti particolari. Uscite costanti, ma senza carichi eccessivi. Uscire dal Tour ti dà comunque una condizione di base. Al Tour mi sono piaciuto, ho risposto bene, ho corso come dovevo“.




Nelle ultime settimane si è discusso molto del futuro di Aru, in procinto di lasciare l’Astana per approdare alla UAE Emirates. Il vincitore della Vuelta 2015, tuttavia, spiega che sulla vicenda si potranno avere le idee chiare solo dopo l’arrivo di Madrid: “I miei rapporti con l’Astana comunque non erano tesi prima e non lo sono adesso. Stiamo studiando, io e il mio avvocato-procuratore, una soluzione per il futuro, presto si saprà tutto. Intanto però c’è questa Vuelta e ho a disposizione un’ottima squadra, con un giovane di prospettiva come Lopez, diversi scalatori, un uomo squadra come Luis Leon Sanchez. Ho tutto per fare bene. Il futuro inizierà dopo Madrid, anzi dopo il Lombardia, il mio ultimo traguardo stagionale“.

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