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Baseball, playoff IBL 2017: gara-1 infinita. La T&A passa al 13°

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Capita, a volte, che ci sia bisogno di aprire il cassettino delle parole importanti per una partita di baseball. Riduttivo descriverla così, “una partita”. Riduttivo e ingeneroso, perché la qualità di questa gara1 tra T&A San Marino ed Angel Service Nettuno va molto al di là delle abitudini. Asticella alzata, spettacolo sublime e singole giocate da stropicciarsi gli occhi. Quattro ore e tre minuti da perdere il fiato. Eppure un punto, l’unico punto, è stato segnato in coda, al tramonto del match. Quattro ore e due minuti sullo 0-0, poi, al 13°, ecco la valida di Ferrini, con Avagnina che dalla seconda vola a casa per l’1-0. Vince la T&A. È “solo” gara1 e la serie va sull’1-0.

All’inizio la qualità del gioco si avverte subito. “Si fa sul serio”, sembrano dire all’unisono i protagonisti in campo. Ed effettivamente è stato così. Grandi prove da parte dei lanciatori e delle difese, che hanno spento anche il più piccolo fuoco che stava per divampare. I partenti hanno concesso le briciole. Jimenez, per il Nettuno City, nei suoi 7 inning ha fatto arrivare in prima base la T&A la miseria di due volte (singolo di Epifano al 2° e di Reginato al 4°). Quevedo, per i Titani, è stato efficacissimo e altrettanto bravo a mantenere lo “zero” sulla casella dei punti segnati da parte degli avversari. I laziali in seconda qualche volta ci arrivano (doppio di Mazzanti al 2°, singolo di Fontana più sacrificio al 3°), ma è soprattutto al 7° che hanno una buona occasione: dopo le basi a Bermudez e Mazzanti con zero out, però, Quevedo elimina al piatto Colagrossi e una splendida difesa chiude il doppio gioco sulla rimbalzante di Giordani (terzo doppio gioco di serata per la T&A).

All’ottavo, dopo aver colpito Fontana, Quevedo è sostituito da Fernando Nieve, arrivato da pochi giorni eppure già superbo nel domare le mazze avversarie. Dopo il sacrificio di Trinci, il rilievo elimina al piatto Mercuri e fa battere una volata corta a Sellaroli. Al cambio di campo anche il Nettuno City sostituisce il suo partente, Jimenez, e inserisce Uviedo, col rilievo che ripaga la scelta eliminando tre battitori con cinque lanci.
Al 9° gli ospiti aprono la ripresa con un arrivo in base di Sparagna, ma Nieve è eccellente ed elimina al piatto un cliente tosto come Bermudez prima di concedere l’intenzionale a Mazzanti giocandosi così Renato Imperiali (K) e Giordani (grounder che genera l’out in seconda).

Extrainning? Oh, yes
. Ma senza tie-break, contrariamente a quanto succede in regular season. Per la T&A al 10° c’è Andres Perez a lanciare e l’inning è chiuso in scioltezza (solo una base a Trinci), così come è veloce la parte bassa (solo un singolo interno di Epifano). All’11°, con un out, Bermudez trova un contatto particolare, con la palla che rimane insidiosa tra Albanese e Perez. Il giocatore ospite è salvo in prima con Mazzanti che, dopo di lui, si prende una delle sue cinque basi ball di serata. Altro cambio sul monte della T&A e spazio a Jose Ascanio, che entra come meglio non potrebbe e chiude l’inning dopo il K su Renato Imperiali e la rimbalzante di Giordani. Al cambio di campo la T&A arriva per la prima volta nella partita in seconda, questo grazie alla prima base ball di serata concessa dallo staff di lanciatori nettunesi (singolo di Ermini e quattro ball a Ferrini). Poi, però, arriva anche il terzo out (rimbalzante di Poma con assistenza di Uviedo).

È interminabile, questa gara1. Uviedo e Ascanio si bevono con serafica compostezza anche il 12° e lo 0-0 è scolpito nel marmo. Si entra con naturalezza nel territorio dell’epica, del “racconto ai nipotini”.
Siamo al 13° e l’aria è sempre più rarefatta. Il Nettuno City spinge forte, con Sellaroli che apre la ripresa con un singolo interno (gran corsa per lui) e Sparagna che lo sposta in seconda col sacrificio. Sellaroli, in terza su lancio pazzo, vede da lì l’eliminazione al piatto di Bermudez, l’intenzionale a Mazzanti e i quattro ball anche a Renato Imperiali. Le basi sono piene e a battere c’è Giordani, che dopo un lungo duello con Ascanio, su conto pieno, gira il terzo strike. Dopo aver guardato la profondità del burrone, la T&A si rialza e trova lo sprint giusto per far sua la partita.

Al 13° l’eliminazione al piatto di Epifano dopo tre lanci non sembra promettere bene, ma la successiva rimbalzante di Francesco Imperiali trova un’assistenza non perfetta di Mercuri e in prima c’è il “salvo”. La grounder di Avagnina provoca l’eliminazione in seconda ma non il doppio gioco, con Pulzetti che successivamente è bravo a tenere vivo l’inning con la base ball. Due out, Ferrini a battere. Foul – foul – ball – ball – contatto. Valida. Singolo in mezzo. Avagnina corre. Corre tanto. Gira la terza. Va a casa. Segna l’1-0.

di Redazione (www.baseball.it)

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