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Ciclismo
Vuelta a España 2017: Chris Froome doma Cumbre del Sol ed è sempre più leader! Staccati Nibali, Aru e Contador
La prima vittoria stagionale, escludendo la classifica generale del Tour de France: Chris Froome ha ottenuto il successo nella nona tappa della Vuelta a España 2017, 174 chilometri da Orihuela a Cumbre del Sol, una salita di 4 chilometri con pendenze fino al 20%. Ottimo il lavoro del Team Sky, con il britannico che si è limitato ad attaccare nell’ultimo chilometro per staccare tutti gli avversari per prendere anche i 10” di abbuono riservato al vincitore di tappa. Altra giornata in difesa per Vincenzo Nibali e Fabio Aru, con lo Squalo a 14” da Froome e Aru ancora poco più indietro.
Lotta, nelle prime fasi di gara, per centrare l’azione giusta: dopo qualche tentativo che non è andato a buon fine si è creata una fuga di 10 uomini formata da Markel Irizar (Trek-Segafredo), Marc Soler (Movistar), Marco Haller (Katusha-Alpecin), Bert-Jan Lindeman (LottoNL-Jumbo), Tobias Ludvigsson (FDJ), Anthony Turgis (Cofidis), Lluis Mas e Diego Rubio (Caja Rural-Seguros RGA), Conor Dunne (Aqua Blue Sport) e Ricardo Vilela (Manzana Postobon).
In breve hanno preso un minuto di vantaggio e il gruppo ha lasciato crescere il vantaggio, che è andato ad assestarsi tra i 2’30” e i 3′, divario che si è mantenuto costante per gran parte della frazione. La fuga si è spezzata al primo passaggio sull’Alto de Puig Llorena, a circa 40 chilometri dalla seconda scalata in concomitanza con il traguardo. Mas, Ludvigsson e Vilela sono stati i primi ad allungare, presto ripresi da Soler che poi si è trovato in testa alla corsa con Ludvigsson nel tratto successivo al Gpm e la relativa discesa. Il gruppo, però, ha compiuto lo sforzo definitivo per rientrare e si avvicinato compatto alla salita finale, ai piedi della quale sono stati ripresi anche i due attaccanti.
Diego Rosa ha preso l’ascesa al comando per il Team Sky, tenendo il ritmo molto alto sin dai chilometri precedenti alle primissime rampe. Il primo a rompere gli indugi è stato il francese Romain Bardet (AG2R), seguito da Enric Mas (Quick-Step Floors) e Richard Carapaz (Movistar), che hanno guadagnato un centinaio di metri sul trenino del Team Sky. A 2500 metri Carapaz ha allungato in contropiede, ma la sua azione si è interrotta a 2 chilometri dal traguardo. Ripreso lui, è ripartito Bardet che però non ha fatto la differenza.
Mikel Nieve ha svolto un lavoro perfetto per il capitano Froome, portandolo fino all’ultimo chilometro. David De La Cruz (QuickStep-Floors) ha provato ad anticipare ma il britannico gli si è messo a ruota e a 500 metri dal traguardo ha attaccato in maniera violenta, sui pedali con il lungo rapporto. Alberto Contador (Trek-Segafredo) si è staccato dalla sua ruota, senza riuscire a reagire all’azione dell’avversario. Froome, dopo aver preso una ventina di metri di margine, ha subito la rimonta di Esteban Chaves (Orica-Scott) e Michael Woods (Cannondale-Drapac), in particolare con il colombiano che è riuscito a riprenderlo ai meno 200. Da lì, però, Froome è partito con una nuova volata andando a vincere con 4” di vantaggio su Chaves. Woods ha completato il podio in terza posizione, mentre gli altri hanno pagato un passivo più pesante.
Kelderman (Sunweb) ha pagato 8” assieme a Zakarin (Katusha-Alpecin), mentre Alberto Contador (Trek-Segafredo) ha tagliato il traguardo 12” dopo Froome in sesta piazza davanti a De La Cruz. Decimo Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), a 14” da Froome nel gruppetto alle spalle di quello di Contador mentre Aru è arrivato ancora più indietro.
In classifica, ora, Chaves ha 36” da recuperare su Froome, mentre tutti gli altri sono scivolati oltre il minuto con Nicolas Roche terzo e Nibali quarto a 1’15”.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: © Unipublic/Photogomez Sport