Giro d’Italia: tris di Cavendish, Wiggins in crisi

Tempo da tregenda e prevedibile volata al termine della Longarone-Treviso di 134 km, dodicesima tappa del Giro d’Italia: vince Mark Cavendish, al centesimo successo in carriera,  mentre esce clamorosamente di classifica Bradley Wiggins.

A spezzare il copione ci provano alcuni fuggitivi: Marco Marcato (Vacansoleil), Fabio Felline (Androni), Maxim Belkov (Katusha), Bert De Backer (Lotto) e Maurits Lammertinks, compagno di squadra di Marcato. Le squadre dei velocisti controllano agevolmente, intenzionate più che mai a portare il gruppo compatto allo sprint; ma le sorprese non mancano nemmeno oggi. Bradley Wiggins commette il solito errore di correre nelle retrovie e va letteralmente in crisi nella discesa del Montello, frenato dall’asfalto bagnato; in un primo momento, viene assistito dai suoi compagni di squadra (a parte Urán ed Henao), ma il campione britannico, oltre ad avere alcuni problemi fisici, sembra frenato anche sul piano psicologico e non riesce a recuperare, anzi arriverà sul traguardo a 3’30” dai migliori (anche se fa fede il tempo ai -3 km).
I fuggitivi vendono cara la pelle, cedendo il passo al plotone solamente agli ultimi 350 metri, dopo lunghe tirate di Omega Pharma e Cannondale per Cavendish e Viviani: Matteo Trentin e Gert Steegmans sono semplicemente impeccabili e per il potentissimo Cannonball è tutto facile. Seconda posizione per il campione di Francia Nacer Bouhanni (FDJ), che si è più volte toccato con Sacha Modolo (Bardiani); terzo lo sloveno Luka Mezgec (Argos-Shimano). Quarta piazza per Giacomo Nizzolo (RadioShack), quindi Brett Lancaster (Orica) e Manuel Belletti (Ag2r).

Domani la frazione più lunga della corsa rosa: 254 km da Busseto, città natale di Giuseppe Verdi, a Cherasco, con un GPM di terza categoria a una quarantina di chilometri dalla conclusione.

foto tratta da roadcycling.uk

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com