Judo
Judo: Teddy Riner pensa già al decimo titolo mondiale. A novembre per l’unica corona che non detiene
Nove volte campione del mondo: Teddy Riner continua a collezionare titoli e a riscrivere la storia del judo. A Budapest, il colosso francese ha conquistato per l’ottava volta consecutiva l’alloro iridato della categoria +100 kg, ma ben presto potrebbe arrivare già in doppia cifra. L’11 e 12 novembre, infatti, il Marocco ospiterà i Campionati Mondiali Open, per assegnare un titolo che non veniva messo in gioco dal 2011.
In Marocco, Riner ci sarà: dopo il trionfo di Budapest, il francese si è preso una settimana di vacanza, e poi ripartirà con gli allenamenti proprio in vista di questo appuntamento, sempre tenendo conto del dolore al ginocchio che lo ha condizionato anche nella finale contro il brasiliano David Moura, ma che non gli ha impedito di vincere per ippon. Il gigante di Guadalupa ci tiene particolarmente a vincere anche questo torneo iridato, e per una serie di motivi: oltre alla storica decima medaglia d’oro mondiale, Riner vuole vincere l’unica corona planetaria che attualmente non detiene ed imporsi nel torneo che lo vide perdere per l’ultima volta.
Certo, Riner è già stato campione del mondo Open a Levallois, nel 2008, quando si impose davanti al suo pubblico contro il suo rivale russo Aleksandr Mikhailin, lo stesso della finale olimpica di Londra 2012. Ma nel 2010, a Tokyo, subì una discussa sconfitta in finale per mano del giapponese Daiki Kamikawa, in quello che ad oggi è l’ultimo incontro perso da Riner, mentre nel 2011 non ha partecipato alla competizione di Tjumen’, in Russia, vinta dall’uzbeko Abdullo Tangriev.
Dopo sei anni, l’International Judo Federation (IJF) ha deciso di rispolverare questo torneo che in realtà affonda le sue radici nella storia del judo, visto che le categorie di peso furono introdotte solamente alle Olimpiadi di Tokyo 1964, ed ancora negli anni successivi si continuò ad assegnare il titolo Open, a lungo considerato come il più prestigioso. Gli stessi giapponesi, considerano i propri campionati nazionali Open (lo Zen Nihon maschile e la Coppa dell’Imperatrice femminile) come i tornei più importanti. Ed in più, l’IJF ha saputo fare bene i calcoli, sapendo che la possibilità di un decimo titolo mondiale di Riner avrebbe sicuramente fatto salire alle stelle l’interesse per la rassegna.
Per i rivali di Riner, dunque, ci sarà da sudare ancora una volta nel tentativo di batterlo, perché il francese non ha smarrito la propria fame: arriverà sicuramente fino a Tokyo 2020, dove cercherà un terzo titolo olimpico consecutivo, ma ha già fatto sapere che, se il suo fisico reggerà, proverà ad esserci anche a Parigi 2024, quando avrà trentacinque anni.
giulio.chinappi@oasport.it
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Immagine: IJF