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Ciclismo
Vuelta a España 2017: le pagelle della ventesima tappa. Contador campione vero, Froome completa l’impresa, Nibali resiste, Kelderman cede, Aru sprofonda
Andiamo a scoprire i voti dei protagonisti di giornata con le pagelle della ventesima tappa.
Alberto Contador voto 10 e lode: un copione da film per l’ultimo arrivo in salita della sua carriera. Il Pistolero oggi ha dimostrato a tutto il mondo del ciclismo che per vincere, oltre alle gambe, servono la testa e il cuore. Il risultato odierno è la dimostrazione di tutto ciò, grazie ad un’azione sensazionale nel finale, che gli ha permesso di chiudere nel migliore dei modi la sua carriera. Una reazione di orgoglio, l’ennesima di questa Vuelta, che finalmente ha avuto un lieto fine. Anche oggi è partito non appena la strada ha iniziato a salire e ha affrontato l’Angliru da campione, gestendosi perfettamente nei 12 durissimi chilometri di questa incredibile ascesa. Ha sfruttato prima il lavoro di Pantano, poi quello dei corridori che ha trovato sulla strada. Nel tratto di maggiore difficoltà ha sferrato l’attacco decisivo, andandosi a prendere questo successo. Porteremo sempre questa bellissima tappa come ricordo di un grande ciclista, che ha dato tanto a questo sport.
Christopher Froome voto 9: per come ci ha provato nel finale, forse nei suoi piani c’era anche la vittoria di tappa sull’Angliru, ma resta il fatto che anche oggi ha dimostrato tutta la sua classe in salita. Una superiorità che è stata evidente in queste tre settimane di corsa e il britannico raggiunge meritatamente la conquista della sua prima Vuelta, che è ulteriormente impreziosita dalla doppietta con il Tour. La salita finale di oggi racchiude l’essenza della perfetta gestione tattica avuta su tutte le tappe di montagna: sfruttare al massimo il lavoro della squadra, gestirsi al meglio per non sprecare energie inutili e fare l’azione decisiva negli ultimi chilometri, staccando i rivali. Le critiche le ha spazzate via sulla strada e resta il fatto che abbiamo di fronte il più forte corridore da corse a tappe in attività.
Wout Poels voto 8.5: un merito bisogna darlo ad un corridore che ha le qualità per fare il capitano, ma invece si mette sempre a disposizione della squadra. In questa Vuelta è stata una pedina fondamentale nel successo di Froome e anche oggi lo ha dimostrato. Probabilmente avrebbe potuto anche vincerla questa tappa, ma le gerarchie nel Team Sky sono molto chiare e lui professionalmente le ha rispettate.
Ilnur Zakarin voto 8: il suo obiettivo era quello di salire sul podio e lo ha centrato alla grande. Resistere ad un Contador così non era certo un’impresa facile, ma lui si è gestito molto bene ed è riuscito a centrare questo importante risultato. Oggi ha dimostrato la costanza in salita che ha caratterizzato tutta questa Vuelta. Infatti è riuscito a rimanere coi migliori fino alla fine e con un passo regolare ha staccato gli avversari. Un corridore che finalmente è riuscito a dimostrare appieno le sue potenzialità.
Vincenzo Nibali voto 7: battere questo Froome era impossibile e oggi non ha avuto la forza per provarci. I veri campioni si vedono anche nei momenti di difficoltà e oggi lo Squalo ha dimostrato di esserlo. Infatti ha stretto i denti e anche grazie ad un incredibile Franco Pellizotti (voto 9) è riuscito a limitare i danni e a mantenere il secondo posto in classifica generale. La salita dell’Angliru è stata un po’ lo specchio di questa Vuelta per Nibali: non sempre ha avuto il ritmo dei migliori, ma grazie ad una grande tenacia e ad un’ottima intelligenza tattica, si è gestito al meglio, ottenendo complessivamente di più degli avversari.
Wilco Kelderman voto 5: era ad un passo dal conquistare un podio sorprendente e invece è svanito tutto sul più bello. Oggi ha dimostrato tutti i suoi limiti sulle salite più dure e si è vista anche la sua inesperienza. Infatti su una salita come l’Angliru bisogna gestirsi al meglio e non si può sbagliare nulla. Kelderman invece ha cercato di seguire il passo dei migliori, andando fuori giri e sprofondando nel finale. Un quinto posto in classifica che resta un buon risultato, ma oggi ha compromesso in gran parte quanto aveva fatto fin ora.
Fabio Aru voto 4: 60° a oltre 15’ minuto di ritardo, si potrebbe non aggiungere altro. Oggi il sardo è andato subito in crisi e il finale della tappa è stato un vero calvario. Quella che era già una Vuelta negativa si trasforma così in una corsa da dimenticare in modo assoluto. Era arrivato alla partenza di Nimes con l’ambizione di lottare per la vittoria e invece chiude queste tre settimane nel modo peggiore possibile. Dopo l’azione nella diciottesima tappa ci si poteva aspettare una reazione d’orgoglio in questo finale e invece oggi è sprofondato, cedendo sia con la testa che con le gambe.
alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Unipublic/Photogomez Sport