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MotoGP: Marc Marquez il creativo contro Andrea Dovizioso il calcolatore. Una sfida tra opposti sul filo dell’equilibrio

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Lo avevamo compreso da un pezzo che sarebbe stata una dura lotta giocata sui particolari ed i dettagli. Il GP di San Marino, 13° round del Mondiale 2017 di MotoGP, lo ha confermato: due piloti in vetta alla graduatoria iridata con gli stessi punti (199) e possibilità iridate piuttosto concrete. Ci riferiamo, come è logico, a Marc Marquez e ad Andrea Dovizioso, protagonisti assoluti di quest’annata con 4 successi ciascuno. L’ultimo graffio è stato quello del Cabronçito che, sotto la pioggia di Misano, ha saputo gestire la corsa come meglio non avrebbe potuto mettendo in luce, comunque, il suo essere creativo.

Un po’ come faceva il Valentino Rossi dei tempi d’oro, Marquez è stato in scia a chi lo precedeva per tutta la gara e, al di là di un Jorge Lorenzo finito per le terre quando era in fuga, il controllo dello spagnolo nei confronti di un grande Danilo Petrucci è stato magistrale. L’infilata nell’ultima tornata, all’ingresso di curva 1, ha regalato il successo all’iberico e poco ha potuto fare l’alfiere della Ducati che, sul più bello, si è visto sfuggire una vittoria tanto desiderata. Ma i campioni sono anche questo: attendere il momento giusto per sferrare il loro attacco e non concedere repliche. Un trionfo di emotività e razionalità per Marc che, dopo il ritiro di Silverstone (Gran Bretagna), ha riagguantato la vetta in coabitazione con Dovizioso.

Il ducatista, sull’asfalto insidioso del circuito dedicato a Marco Simoncelli, si è messo in modalità “calcolatore”. Il forlivese, in corsa, si è reso conto di non avere la stessa velocità dei due centauri davanti, nell’ultima parte, ed ha deciso di portarsi a casa un podio più che ottimo nell’ottica del campionato, evitando rischi inutili. Certo, il vantaggio costruitosi dopo l’appuntamento britannico è andato in fumo ma ogni GP avrà una storia diversa, come quest’annata così particolare ha evidenziato.



Dovi” ha dimostrato in più di un’occasione di essere il migliore nella lettura agonistica e pertanto può guardare al weekend di Aragon (22-24 settembre) con fiducia pur sapendo che la Honda sarà assai performante, ricordando quanto accaduto 12 mesi con un Marquez vincente, e non dimenticandosi della Yamaha che, pur orfana molto probabilmente di Valentino Rossi, avrà un Maverick Vinales voglioso di riscatto dopo il 4° posto di Misano.

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Lorenzo Di Cola

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