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Arrampicata Sportiva

Arrampicata Sportiva, l’Italia guarda alle Olimpiadi 2020. Il futuro sorride con i giovani: Schenk, Stefani e Rogora brillano

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L’Italia dell’arrampicata sportiva dimostra di essere sul pezzo e di lavorare bene in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020 quando ci sarà il debutto di questa disciplina nel programma a cinque cerchi. Nel corso della stagione non sono mancati i risultati con i senior come Ghisolfi, Fossali, Bombardi, Piccolruaz ma i recenti Mondiali giovanili ci hanno dimostrato che c’è una florida linea verde che nell’immediato futuro potrebbe darci delle soddisfazioni.

Filip Schenk e Jacopo Stefani hanno vinto il titolo iridato nel boulder e nel lead, rispettivamente tra gli under 18 e gli under 16: l’altoatesino si era già imposto due anni fa, ormai partecipa stabilmente alla Coppa del Mondo seniores e ha tutto il futuro davanti a sé mentre l’emiliano è un eccellente 2002 che sta ottenendo buoni risultati nelle categorie giovanili e che punta in alto.

Filip ha conquistato anche l’argento nella combinata, cioè la prova mista che assegnerà i titoli olimpici tra tre anni. Una medaglia che luccica e che ci fa ben sperare anche se bisogna ancora crescere tantissimo per poter competere con i big internazionali. Come deve ancora migliorarsi Laura Rogora, 16enne romana che ha già incantato tra Europei e Coppa del Mondo seniores: un talento incredibile che ha litigato con la sorte a Innsbruck visto che ha ottenuto dei quarti posti e il sesto posto nella combinata. L’Italia comunque fa capire di esserci e ha tutte le possibilità per ottenere dei risultati importanti quando conterà davvero: bisogna continuare su questa strada per esplodere.




 

(foto FASI)

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