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Volley, Grand Champions Cup 2017 – L’Italia si riscatta in coda: il profumo dell’argento! Gli azzurri si rialzano, estate deludente ma…

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La luce in fondo al tunnel. Può essere accolto così il secondo posto che l’Italia ha conquistato alla Grand Champions Cup 2017 di volley maschile al termine di una stagione complicata e caratterizzata da risultati deludenti come l’ultimo posto in World League e l’eliminazione ai quarti di finale degli Europei per opera del Belgio.

Una doppia debacle da parte della nostra Nazionale che è però riuscita a risollevarsi proprio in coda e a rendere soltanto un po’ più dignitosa un’estate che non può soddisfarci. Si sapeva che senza Ivan Zaytsev (il caso scarpe sarà uno dei grandi misteri irrisolti di questo sport), Osmany Juantorena ed Emanuele Birarelli sarebbe stato davvero difficile replicare delle prestazioni di qualità come quelle dell’annata passata quando conquistammo l’argento alle Olimpiadi di Rio 2016 ma era comunque lecito aspettarsi qualcosina di più, soprattutto sotto il profilo del gioco e del rendimento in campo.

Il CT Chicco Blengini è riuscito comunque a compattare il gruppo, pian piano lo ha unificato e ha creato una squadra che è stata capace di sconfiggere il Brasile Campione Olimpico (Bruninho, Lucas, Wallace, Lucarelli in campo, erano praticamente in formazione tipo) e i sempre agguerriti USA (con i vari Christenson, Holt, Russell e Sander). Ci siamo ripresi durante un torneo sicuramente poco appetitoso per i tanti appassionati ma che comunque è organizzato dalla FIVB e prevede la partecipazione di alcune delle Nazionali più forti al Mondo, con un montepremi significativo: indubbiamente non stuzzica la fantasia, non cambierà di certo la storia del nostro movimento ma ha comunque un minimo di importanza soprattutto per una squadra che veniva da un momento davvero complicato.

Un piccolo barlume a cui aggrapparci in vista della prossima stagione che culminerà con i Mondiali casalinghi, un’occasione assolutamente da non perdere e da sfruttare nel miglior modo possibile, probabilmente con il rientro di Juantorena e vedremo come finirà la questione Zaytsev. Nel frattempo questo gruppo ha ingranato e cresce pian piano, ha bisogno di ritrovarsi e mettere un po’ di qualità per esplodere davvero ma gli elementi non mancano: Simone Giannelli in cabina di regia è al top mondiale, Filippo Lanza è un leader, Luca Vettori ha dimostrato che se vuole può anche lui essere una macchina da punti, abbiamo scoperto la gioventù di Daniele Mazzone al centro con Matteo Piano, Oleg Antonov ha fatto dei passi in avanti importanti grazie alla fiducia che gioco forza gli è stata concessa.

Sia chiaro: non eravamo totalmente scarsi prima e non siamo fenomeni ora dopo questo risultato consolatorio. Questa Italia, però, torna a casa con un mezzo sorriso sulle labbra (peccato per il ko contro l’Iran costato il trofeo) e da domani romperà le righe: i ragazzi si accaseranno presso i propri club, l’appuntamento è per maggio 2018 con la preparazione alla World League e poi la rassegna iridata.

 




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