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Volley femminile, Europei 2017 – Italia, punti di forza e punti di debolezza: gruppo, attacco e ricezione chiamati all’appello

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L’Italia sta per iniziare il suo cammino agli Europei 2017 di volley femminile, che si disputeranno in Azerbaijan e Georgia. Ci sono molte aspettative sulle nostre ragazze che, dopo l’argento nel Grand Prix, non vogliono porsi limiti.

La nostra Nazionale non vince dal 2009 ed è reduce da un deludente settimo posto nel 2015. A Tblisi le azzurre saranno impegnate nella Pool B con la Georgia, la Bielorussia e la Croazia: un eventuale primo posto nel girone consentirebbe loro di andare ai quarti di finale. Il sorteggio è stato clemente con l’Italia, adesso conta esprimere il gioco migliore per poter ottenere un buon risultato. Dopo le grandi delusioni del biennio 2015-2016, la nostra Nazionale sembra essere ripartita, ritrovando le sue certezze con una nuova guida (Davide Mazzanti) e nuovi volti che, con la loro forza dirompente hanno fatto tornare speranza ed entusiasmo.

La formazione che vedremo in campo sarà particolarmente giovane, ma comunque di esperienza. Sono ragazze che hanno già avuto modo di prendere parte a manifestazioni importanti e di acquisire una certa confidenza con le competizioni internazionali, hanno l’imprevedibilità della loro età, ma anche la fame di vittorie. Uno dei punti di forza della Nazionale azzurra è il gruppo, l’affiatamento tra le giocatrici che deriva sia dal fatto che molte giochino in campionato insieme, sia dal fatto che c’è un vero rapporto di amicizia tra loro. Sembrano lontani i tempi in cui si vivevano problemi di spogliatoio che poi si ripercuotevano inevitabilmente in campo: Mazzanti sembra avere portato grande serenità, gestendo ragazze molto giovani senza far sentire loro troppe pressioni, ma facendole lavorare sodo per fare tornare la Nazionale nei posti che merita.
La nuova Italia non ha paura e mostra un entusiasmo contagioso che deriva proprio dalla giovane età delle protagoniste che, quando nessuno ci avrebbe più sperato, sono state in grado di giocare partite di grande livello dimostrandosi all’altezza delle squadre più forti in circolazione.

Fondamentale in questo percorso è stata la scoperta di Paola Egonu, 19 anni di puro talento, una forza micidiale in campo, una giocatrice capace di mettere giù un numero di palloni incredibile in ogni occasione. Questa stella della pallavolo ha trascinato le compagne ed è stata in grado di cambiare l’esito di alcune partite con le sue schiacciate imprendibili. Quando è in partita sembra davvero inarrestabile e su di lei dovremo fare affidamento per la fase di attacco. Bisognerà però anche fare attenzione perché quando va in difficoltà, commette degli errori e diventa di facile lettura per il muro avversario. Alessia Orro dovrà lavorare sodo per non rendere il suo gioco prevedibile e per sfruttare questa fase di forma invidiabile del nostro opposto. Proprio la nostra palleggiatrice rappresenta un’incognita: sembrava destinata al ruolo di titolare dopo le Olimpiadi di Rio e invece Mazzanti le ha preferito Ofelia Malinov, affinando la sua intesa con le altre giocatrici e facendole giocare le competizioni estive. Dopo l’infortunio subito non sarà presente a questi Europei, dunque la Orro sarà la nostra regista. Attendiamo dunque di capire come cambierà il suo gioco, che di solito sfrutta meno i movimenti al centro (ma Chirichella e Folie sembrano davvero in condizione e sarebbe un peccato limitare i loro attacchi) e come la sua presenza inciderà nel gruppo.

Altro dubbio riguarda la resa del sistema difensivo, che è da sempre un punto debole. Dovranno sacrificarsi in questo fondamentale Monica De Gennaro, il nostro libero, che rappresenta ormai il pilastro della nostra squadra, titolare inamovibile, vincitrice di premi individuali quasi in ogni sua presenza. Moky dovrà aiutare la squadra dando sicurezze nel suo ruolo e, oltre a lei, fondamentale sarà il rendimento di Lucia Bosetti, che dovrà giocare ad alti livelli per facilitare la ricostruzione delle compagne e dare il suo contributo anche con i suoi colpi di attacco. Un attacco che, con la Egonu, sembra avere trovato sicurezze, ma che deve trovare anche altre interpreti nelle schiacciatrici. Lucia Bosetti dovrebbe essere titolare in coppia con la sorella Caterina, come quest’ estate. Se Lucia sarà più impiegata in ricezione vista la solidità che riesce a dare in questo fondamentale, Caterina potrà fornire una valida alternativa alla Egonu, con giocate molto diverse dalle sue che potrebbero farci comodo in alcune fasi di gara.

Se il talento è una componente che di sicuro non manca al nostro gruppo, il punto debole della nostra squadra potrebbe essere la mancanza di lucidità nei momenti caldi delle partite, che hanno portato già in qualche caso a dei cali di attenzione che hanno facilitato il recupero delle avversarie. Le squadre che ci troveremo ad affrontare sono determinate e saranno pronte ad approfittare di ogni momento di crisi, le azzurre dovranno quindi dimostrare la loro maturità e trovare dall’interno la forza che serve per andare avanti.




 

 

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