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Giovanni Malagò: “Il Coni deve pensare alle medaglie? Il nostro compito è valorizzare i migliori per portarli magari a vincere”
Una domanda che viene proposta a cadenza regolare al Presidente del Coni Giovanni Malagò quella sulla funzione del Comitato Olimpico Nazionale dal punto di vista formativo e competitivo.
Il questo è sempre lo stesso: come fare per ottenere sempre più medaglie? Un evergreen per il massimo dirigente dello sport italiano che, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha risposto in modo secco: “In Parlamento c’è chi dice che il Coni si deve occupare di stimolare i bambini a fare più attività fisica, poi ci sono gli altri signori che pensano solo alle medaglie. Ma il Comitato olimpico italiano viene ritenuto il migliore al mondo. Il nostro obiettivo? Non lasciare indietro nessuno, valorizzando il talento dei migliori per portarli magari a vincere qualche medaglia.
Un contesto difficile nel quale lavorare in cui anche alcuni fattori statistici hanno influenzato alcune problematiche nel darsi agonistico del nostro Paese Carlo Mornati, responsabile della preparazione olimpica, ha infatti fornito un ulteriore spunto: “Il decremento demografico è il problema più grave, nel 1996 gli italiani dai 20 ai 34 anni erano 13 milioni e oggi sono 9…Abbiamo le armi ma non le cartucce, facciamo lo sport senza la scuola. Ci tiene a galla la nostra capacità di rigenerarci. Anche quest’anno siamo già a 23 medaglie mondiali vinte in gare olimpiche e a livello juniores arriviamo a 44″.
Il messaggio è chiaro: i miracoli non si possono fare ed il Coni fa il possibile.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Wikipedia