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Volley femminile, Europei 2017 – Italia, mangia la bestia nera! Fantasma oranje da scacciare: le azzurre vogliono un sogno!

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Sei anni fa, esatti: 28 settembre 2011, a Monza, l’Italia sconfiggeva l’Olanda e volava in semifinale agli Europei, conclusi poi al quarto posto. Stesso giorno, oggi, a Baku (Azerbajan) la nostra Nazionale si trova nuovamente di fronte le oranjes, sempre ai quarti di finale della rassegna continentale.

Quella data è purtroppo storica perché è l’ultima volta che abbiamo sconfitto le nostre avversarie in un incontro ufficiale. Da quel momento soltanto sonore scoppole come il 3-0 agli Europei 2015, il doppio 3-0 durante le qualificazioni alle Olimpiadi di Rio 2016, il 3-0 patito al Maracanazinho. Un tristissimo poker infilato da quelle che in passato erano le ragazze di coach Guidetti, ora finito sulla panchina della Turchia.

La vittoria di sei anni fa coincide anche con la nostra ultima qualificazione alle semifinali degli Europei, per trovare l’ultima medaglia bisogna risalire addirittura al 2009 quando le ragazze di Barbolini trionfarono per la seconda volta consecutiva. Purtroppo i numeri parlano chiaro, i precedenti sono importanti ma oggi le azzurre sono convinte di poter firmare una vera e propria impresa, di far festeggiare una Nazione intera, di regalarsi un sogno, di stupire e stupirci come ama dichiarare il CT Davide Mazzanti.

Non sarà assolutamente facile. Di fronte ci troveremo un’autentica corazzata, una macchina perfettamente rodata che può far saltare il banco, una favorita per il successo finale. L’Olanda fa paura, ha un gioco velocissimo, è solida in difesa, serve bene, attacca in maniera precisa ma l’Italia oggi può fare partita pari: dovrà semplicemente essere perfetta, non può più vivere con la paura del fantasma arancione, l’Arancia Meccanica deve essere battuta prima o poi. Contro le fiondate di Sloetjes, contro la precisione di Dijkema, contro i muri di Belien e De Kruijf (se rientra), contro gli attacchi di Buijs e Grothues, contro tutto e tutti questa Italia deve provarci fino in fondo.

Non è una partita normale, non lo è da Atlanta 1996 (anche se erano uomini), non è lo più dopo gli schiaffi subiti nelle ultime stagioni, non lo è se in palio c’è una semifinale degli Europei tra l’altro da giocare da favorite (contro Azerbaijan o Germania). Paola Egonu e compagne sono pronte per una battaglia epocale che potrebbe fare la storia, bisogna crederci fino in fondo, fino alla morte. L’Italia è chiamato ed è questo il momento per alzare la voce.





 

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