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Formula 1
F1, Mondiale 2017: 34 punti di distacco tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel a 5 gare dal termine. Perché la Ferrari può farcela
Va in archivio uno dei GP più sfortunati per la Ferrari nei tempi recenti. Sepang (Malesia) avrebbe dovuto dare modo alla Rossa di riscattare il disastro di Singapore ma anche un pizzico di malasorte ci ha messo lo zampino.
Tra i problemi di affidabilità capitati a Sebastian Vettel sul motore, nel corso delle prove libere e delle qualifiche, per poi andare allo stop prematuro di Kimi Raikkonen (2° in griglia e con concrete possibilità di vittoria) e chiudere con lo scontro tra Seb e Lance Stroll nel giro di rientro, a gara terminata, ce n’è davvero per tutti i gusti. In buona sostanza, il Cavallino Rampante va via dalla Malesia, l’ultima volta che il Grande Circus sarà ospite del Paese asiatico, con -34 punti di distacco dalla vetta occupata da Lewis Hamilton (graduatoria dei piloti), visto il quarto posto finale di Seb, al termine di una rimonta rabbiosa. Questo potremmo definirlo il famoso “bicchiere mezzo vuoto”.
Tuttavia ci sono aspetti da “bicchiere mezzo pieno”. E quali sono? Senza dubbio la velocità dimostrata nel corso del weekend. Se infatti il motore ha tradito in più di un’occasione la scuderia di Maranello, sotto il profilo della robustezza, la velocità dimostrata in gara è stata impressionante. Pensare che Vettel, dall’ultima posizione, è stato in lizza per il gradino più basso del podio, girando anche a tratti un secondo più veloce degli altri, alimenta la convinzione che la macchina è competitiva e si possa ancora pensare in grande
E’ questo il motto che si sono imposti sotto l’insegna del Cavallino: “Yes we can“. Prendendo spunto da uno slogan di “Obama memoria” a 5 gare dal termine e 125 punti da assegnare, la Ferrari può essere confortata non soltanto dalla propria forza ma anche dalle difficoltà della Mercedes in certe circostanze. Quest’oggi, con il grande caldo, è stato Max Verstappen a trionfare con una Red Bull non certo accreditata nel weekend su asciutto.
I problemi evidenziati, poi, con il nuovo pacchetto aerodinamico, rispedito al mittente dal team di Brackley, fa pensare che anche loro siano al limite e se l’affidabilità ha fatto pagare un prezzo importante alla Rossa, questo potrebbe accadere anche alle Frecce d’Argento, tenendo conto di una power unit, l’ultima a disposizione, montata in Belgio e quindi al limite.
Sarà ancora lunga e Maranello deve crederci!
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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