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Ginnastica, Mondiali 2017 – Lampo di Marco Lodadio, Galli sbaglio verso il futuro, Cingolani litiga con l’attrezzo. Italia senza finali per il terzo anno ma…

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L’Italia maschile torna a casa dai Mondiali senza nemmeno una finale, per la seconda edizione consecutiva (era già successo nella catastrofica Glasgow 2015, quando la Nazionale rimane esclusa dalle Olimpiadi). Un atto conclusivo di specialità manca addirittura da Anversa 2013 (il solito Alberto Busnari al cavallo con maniglie) perché a Nanning 2014 ci accontentammo della Finale del concorso generale (Ludovico Edalli concluse al 24esimo e ultimo posto).

Questi i freddi numeri che arrivano da Montreal ma oggi il bilancio non è così negativo come poteva essere in altre circostanze. A risollevarci il morale ci pensa l’ottimo Marco Lodadio, un ragazzo che nelle ultime due stagioni è parso in evidente crescita, nel 2017 è salito sul podio in Coppa del Mondo e agli Europei ha mancato la finale per un soffio. Proprio come oggi perché a separare il 25enne di Frascati dalla Finale agli anelli sono stati solo 14 centesimi, un’inezia considerando il parterre di stelle che si è presentato a Montreal: l’azzurro ha eseguito un ottimo esercizio, ha stoppato anche l’uscita e ha tenuto le posizioni, non ha commesso particolari sbavature e la sua scalata ai vertici è davvero palese, anche considerando il 6.3 di D Score (lo stesso di Eleftherios Petrounias, il Campione Olimpico e del Mondo che guida la classifica anche in questa occasione).

Non sappiamo quali possono essere i limiti del buon Lodadio ma c’è fiducia attorno al laziale: ora davvero dipende tutte da lui, deve ancora perfezionarsi, migliorarsi e continuare a perseverare. La strategia di partecipare a tappe di Coppa del Mondo è stata vincente perché si sta facendo un nome a livello internazionale e questo è lampante quando si alza il braccio davanti a una giuria: siamo di fronte a un buon talento che può togliersi delle soddisfazioni, il prossimo passo devono essere gli Europei di Glasgow ad agosto dove la finale deve essere un obbligo prima poi di passare dai Mondiali di Doha per dire davvero la sua.

Non possiamo invece ritenerci soddisfatti della performance di Andrea Cingolani che ha sbagliato i due salti, uscendo dalle righe prima e cadendo poi. Due errori importanti per un ginnasta della sua esperienza che aveva strappato all’ultimo la convocazione ma che ha terribilmente sofferto la nuova tavola della Gymnova (ha debuttato proprio a Montreal). Il marchigiano non è riuscito a eseguire i due salti che voleva, ha dovuto rivedere il programma, ha litigato con l’attrezzatura per tutta la settimana. Spiace che un atleta con qualità importanti non sia riuscito a interpretare al meglio i nuovi mezzi anche perché le gambe c’erano per poter fare davvero bene e togliersi delle soddisfazioni (la finale sarebbe stata comunque difficile).

Capitolo a parte per Lorenzo Galli che a 19 anni ha fatto il proprio esordio ai Mondiali. Emozione a mille che ha faticato a trattenere per tutta la gara ma nonostante questo era a un passo dall’ingresso dai i migliori 24: ha pagato proprio la caduta finale al cavallo, è mancata quella lucidità che si può acquisire soltanto con l’esperienza ad alti livelli.

Il contingente dimezzato (3 atleti convocati nonostante i 6 posti a disposizione) ha fatto tanto discutere, il CT Giuseppe Cocciaro ha deciso di lasciare a casa Nicola Bartolini e compagni non ritenendoli pronti per una rassegna iridata. Fare esperienza e farsi vedere in certi contesti è molto importante, ma evidentemente si è temuto di poter incamerare delle brutte figure che non avrebbero fatto bene. Senza dimenticarsi che una trasferta di praticamente 15 giorni ha anche un peso…

 






(foto Federginnastica)

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