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Tennis, ATP Finals 2017: la corsa al Masters di Londra. I qualificati ed i pass ancora in palio

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La stagione tennistica prosegue senza sosta verso l’appuntamento che chiude come di consueto il calendario annuale, le ATP World Tour Finals di Londra. Un torneo che mette di fronte i migliori otto giocatori dell’anno, che si sfidano in due round-robin con semifinali e finale. Tra infortuni e rinunce varie, la lotta per guadagnarsi un posto al sole è apertissima a molti contendenti, rendendo l’ultimo mese di tornei una vera e propria corsa ad eliminazione diretta.

I primi due della classifica sono già sicuri del posto. Rafael Nadal e Roger Federer. I due storici rivali hanno comandato il circuito quest’anno, spartendosi equamente i quattro Slam e la maggior parte dei Masters 1000 fin qui disputati. Lo spagnolo, forte dell’aver disputato (e dominato) la stagione sul rosso, è ampiamente primo con 9365 punti, quasi duemila in più rispetto allo svizzero (7505), che invece sulla terra non ha giocato un solo quindici. Nadal e Federer sono già praticamente certi di essere testa di serie uno e due alla O2 Arena, dal 12 al 19 novembre, in rotta di collisione per la finale, l’ennesimo capitolo della rivalità più bella e longeva dello sport moderno.

Alle loro spalle c’è Alexander Zverev (4220), che con la semifinale di Pechino ha centrato la matematica qualificazione (anche per le NextGen Finals di Milano), l’unico in grado di rompere l’egemonia di Nadal e Federer vincendo i titoli 1000 di Roma e del Canada. A soli 20 anni, Sascha avrà l’opportunità di esibirsi sul palcoscenico più importante, provando a riscattare delle prestazioni poco brillanti negli Slam quest’anno (fuori alla prima settimana in tutti e quattro gli appuntamenti). Visti gli infortuni di Novak Djokovic, Andy Murray, Stan Wawrinka e Kei Nishikori, che torneranno a calcare i campi solo nel 2018, la lotta alle spalle dei primi tre è apertissima e selvaggia.

In quarta posizione c’è Dominic Thiem (3715), al quale manca poco per avere la certezza di giocare a Londra (per il secondo anno consecutivo) nonostante una seconda parte di 2017 non all’altezza delle aspettative. Manca poco anche per Grigor Dimitrov (3105), che dopo il titolo a Brisbane e la semifinale all’Australian Open (più volte a due punti dalla finale) è tornato protagonista con il titolo 1000 di Cincinnati e la semifinale di Pechino. Dopo anni da incompiuto, il bulgaro sembra pronto a fare il suo debutto alle Finals. Lo stesso dicasi per il croato Marin Cilic (2995), il quale dopo un’ottima prima parte di anno culminata nella finale di Wimbledon, non sta brillando particolarmente (a Tokyo ha perso in semifinale da Mannarino). I tre in ogni caso, non dovrebbero avere problemi a centrare la qualificazione.

Rimangono quindi due posti e la lotta si fa ancora più aspra. Al momento – la classifica verrà aggiornata domani con i punti di questa settimana – i titolari sono Pablo Carreno Busta (2595) e Sam Querrey (2435). Lo spagnolo sta proseguendo nella sua crescita costante, culminata con la semifinale dello US Open; da qui alla fine dell’anno gli basteranno circa 1000 punti, bottino comunque non semplice da raggiungere visto che la superficie non lo favorisce particolarmente (veloce indoor), come ha dimostrato nella recente sconfitta al primo turno a Pechino. Discorso opposto per l’americano, che invece in questo intenso ottobre dovrebbe trovare senza problemi i punti necessari per la qualificazione, suggello di una stagione che lo ha visto semifinalista a Wimbledon. A 100 punti esatti da Querrey, troviamo Kevin Anderson (2335). Il sudafricano, dopo gli infortuni dello scorso anno, è tornato alla grande nel 2017 con la finale giocata a Flushing Meadows.

Il calendario, da qui alla fine dell’anno, prevede due Masters 1000, Shanghai e Parigi. Due appuntamenti importanti, in cui i giocatori che inseguono in classifica dovranno necessariamente centrare un risultato di rilievo per poter rientrare nella lotta. Intanto si è portato avanti David Goffin (2285), che ha già colmato la distanza da Querrey vincendo il torneo di Tokyo. Il punto interrogativo per il belga è la finale di Coppa Davis, che potrebbe portarlo a saltare uno o due tornei in ottica preparazione o addirittura le Finals (in caso di qualificazione), in programma una settimana prima. Tomas Berdych (2005) non ha brillato quest’anno e a meno che non ottenga un risultato importante in questo finale di stagione potrebbe star fuori per il secondo anno di fila dalle Finals. Ancora più complicato il discorso per lo spagnolo Roberto Bautista-Agut (1915), il francese Jo-Wilfried Tsonga (1805) e il canadese Milos Raonic (1795), infortunatosi nuovamente a Tokyo. Occhio, infine, alla mina vagante Nick Kyrgios (1700): l’australiano è capace di tutto, in positivo e in negativo, ha pochissimi punti da difendere e vincendo due tornei (almeno un 1000) potrebbe rientrare prepotentemente in corsa (nel frattempo, mentre scriviamo, è in finale a Pechino contro Nadal).

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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