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Tour de France 2018: il percorso sul pavé della Roubaix potrebbe essere modificato in caso di pioggia. Già previsto un piano B

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Pochi giorni fa è stato presentato il percorso del Tour de France 2018. L’attenzione di tutti è rivolta alla nona tappa, con arrivo a Roubaix. La cittadina francese non è stata scelta a caso o per la sua tradizione ma perché sarà il culmine di una frazione che prevede 15 settori di pavé per un totale di 21,7 chilometri. Proprio come nella storica classica. Una tappa che, anche per la sua posizione in calendario (chiuderà la prima settimana, domenica 15 luglio), si preannuncia decisiva e spartiacque per il prosieguo della Grande Boucle.

Una frazione che però rischia di diventare decisiva anche per la salute degli atleti. Cadere su un terreno come il pavé è molto rischioso e per questo motivo già si parla di piano B. In caso di pioggia, infatti, il percorso verrebbe modificato, eliminando i tratti più impegnativi e quindi più pericolosi. In particolare, il primo candidato all’esclusione in caso di maltempo è quello di Camphin en Pévèle, situato ai -17 km dall’arrivo. Il direttore della corsa Thierry Gouvenau ha infatti commentato a La Voix du Nord, che è un tratto “irregolare, sconnesso e pieno di insidie” e che “è il più difficile tanto che solitamente alla Parigi-Roubaix è classificato con quattro stelle“.

Il percorso e le 21 tappe ai raggi X

Le stellette di difficoltà

Il calendario completo del Tour de France 2018

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Facebook Tour de France

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