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Ciclismo su pista, Europei 2017 – Italia da sballo con 3 medaglie! Scratch a Adrien Garel, negli sprint vittorie di Francia e Russia

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Una giornata trionfale per i colori azzurri agli Europei di ciclismo su pista di Berlino. Arrivano infatti ben tre medaglie per l’Italia. Mentre l’altra nazionale protagonista è la Francia, che conquista tre titoli.

Partiamo dallo straordinario oro dell’inseguimento a squadre femminile, dove il quartetto formato da Letizia Paternoster, Elisa Balsamo, Silvia Valsecchi e Tatiana Guderzo difende il titolo europeo e centra la medaglia d’oro, battendo in finale la Gran Bretagna. Un risultato impreziosito anche dal nuovo record italiano. Sfuma di un soffio la doppietta al maschile, dove si ripete il copione dello scorso anno, con la Francia che batte gli azzurri in finale. Filippo Ganna, Simone Consonni, Francesco Lamon e Liam Bertazzo conquistano comunque una ottima medaglia di argento.

Una sorpresa positiva arriva invece nell’eliminazione, dove Maria Giulia Confalonieri centra un magnifico bronzo. L’azzurra gestisce perfettamente la gara e sale così sul podio. La medaglia d’oro va all’olandese Kirsten Wild, che scatta all’ultimo giro e trionfa davanti alla russa Evgenia Augustinas.

Non è andata bene invece a Francesco Lamon nello scratch, costretto al ritiro. La gara si è decisa su un’azione di un gruppetto di sei corridori, che è riuscito ad uscire dal plotone e ha conquistato il giro. Nello sprint finale arriva il successo del francese Adrien Garel, davanti all’ungherese Krisztian Lovassy e all’ucraino Roman Gladysh.

Passiamo quindi alla team sprint. Partiamo dal femminile, dove il duo azzurro formato da Miriam Vece ed Elena Bissolati, dopo aver centrato il settimo posto in qualifica, affronta la Russia. Un problema tecnico alla partenza compromette la gara delle azzurre, a cui viene data la possibilità di gareggiare nuovamente da sole. Il tempo dell’Italia è però alto e non riusciamo quindi ad entrare in una delle due finali. La medaglia d’oro va alla Russia che vince la finale con il tempo di 32.560, precedendo di tre decimi la Germania. Completa il podio l’Olanda, che supera la Francia. Infine al maschile Francia e Germania si sfidano per il titolo. I transalpini conquistano il terzo oro di giornata grazie al tempo di 43.254, poco meno di un decimo meglio dei rivali. La medaglia di bronzo va anche in questo caso all’Olanda, che batte la Russia.

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alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: Federciclismo

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    19 Ottobre 2017 at 23:43

    Piano piano le azzurre dell’inseguimento si avvicinano sempre di più alle prestazioni delle nazioni più forti , viste tra Rio ’16 e Hong Kong ’17.
    Una vittoria importantissima per due aspetti.
    Il primo sicuramente è la conferma di ciò che ci si aspettava, ovvero l’inserimento di Paternoster andato alla grande. L’azzurra ancora diciottenne , con la Balsamo credo sia la locomotiva del trenino azzurro, che con l’esperienza e il valore di Guderzo e Valsecchi, piazza un 4’17″8, quest’anno secondo solo alle americane in qualificazione al mondiale.
    Il secondo a mio parere è anche questo importante , perchè sono riuscite ancora a battere le britanniche campionesse olimpiche , e primatiste mondiali sempre in quel di Rio, qui presenti con metà di quella formazione (Archibald e Barker). Le nuove ragazze, Dickinson ,Nelson , Kay e Lloyd non sono riuscite a far scendere per tutto l’anno , quando contava, sotto i 4’20. Solo la Trott, qui assente potrebbe cambiare la situazione allo stato attuale.
    Ovvio che c’è da raggiungere i temponi fatti in questi due anni da altre nazionali come Usa, Canada e Nuova Zelanda, e bisogna farli anche con una certa continuità.
    Poi è chiaro , possono saltare fuori molti talenti ovunque, mi viene in mente la giovanissima neozelandese Andrews una pistard completa, fortissima ovunque, che ancora dovrà essere inserita nel quartetto senior.
    Ma anche noi abbiamo ancora da provare ad inserire gente come la Consonni e le varie Stefani, Martina Fidanza o Guazzini. Senza dimenticare l’assente Pattaro, già più esperta nonostante i soli 22 anni, e quella Elena Pirrone trionfatrice su strada al mondiale di categoria, che su pista ha vinto il bronzo nell’inseguimento individuale al mondiale jr , con un grandissimo tempo, subito dietro Andrews e Paternoster.
    Salvoldi ha la grande opportunità sia di sfruttare queste titolari già dal prossimo mondiale in poi, e contemporaneamente testare alcune delle giovani citate , Consonni in testa, già dalla prossima coppa del mondo. Spero davvero lo possa fare, perchè sembra essere la direzione giusta.

    Bene anche gli azzurri, farei a cambio coi francesi tutti gli anni lasciando loro l’Europeo, se poi al mondiale è l’Italia a finire a medaglia. E’ evidente che agli azzurri manchi qualcosa come un altro uomo da tempi sotto i 4’20 in gara individuale per fare un salto di qualità ulteriore, oltre alla miglior condizione.
    Magari potrebbe essere proprio Viviani nelle prossime stagioni, che certi tempi e lavori col quartetto per portarlo a questi livelli , li aveva già fatti nel quadriennio precedente con ottimi risultati.

    Molto brava la Confalonieri nell’eliminazione, e brave anche Vece-Bissolati a fare ,se non sbaglio , il primo tempo sotto i 34″ della storia italiana nella specialità.
    Stare nelle 8 facendo 33″7 comincia a essere un miglioramento interessante, che avvicina le azzurre alla zona che conta per gli ultimi posti utili al pass olimpico. C’è ancora moltissimo da fare, ma è un buon inizio stagionale e si cominciano a vedere dei risultati.

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