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F1, GP Messico 2017: il circuito Hermanos Rodriguez ai raggi X. Pista da medio carico, trazione importante. Hamilton favorito?

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Il Mondiale di Formula Uno 2017 è giunto al 18° round, in Messico, e nell’Autodromo Hermanos Rodriguez Lewis Hamilton ha la possibilità di laurearsi per la quarta volta campione del mondo raggiungendo due mostri sacri come il francese Alain Prost ed il tedesco Sebastian Vettel. Il britannico con 66 punti di vantaggio sulla Ferrari di Vettel, a tre gare dal termine, ha concrete chance di archiviare il tutto nell’appuntamento messicano (clicca qui per leggere le possibili combinazioni). Ci si chiede, che caratteristiche ha il tracciato di questo weekend?

LE CARATTERISTICHE –  La pista, tornata a far parte del calendario del campionato a partire dal 2015, dopo un profondo restyling da parte dell’architetto del Circus Hermann Tilke, richiede un carico medio sulle vetture alternando una parte molto veloce ed una decisamente lentaAssai accattivante per i piloti la zona delle cosiddette “Eses” (rapidi cambi di direzione) inserite nell’ultimo layout per garantire il posizionamento delle nuove tribune soppiantando la “Peraltada”, di cui ne è stata conservata solo metà per lanciarsi in piena velocità sul rettilineo dei box, la cosiddetta “Recta Principal”. In questo punto, i motori vengono spinti al massimo per circa 12 secondi con punte di 360 km/h e nella successiva “Recta Trasera” vi sono tante opportunità di sorpasso essendo, non a caso, gli unici tratti utili per attivare il DRS. Nel t3 è da non sottovalutare la combinazione delle curve 14 e 15 in cui serve avere una buona reattività con l’anteriore ed una grande trazione, aspetti determinanti per massimizzare la prestazione sia sul giro secco che in gara.

I FAVORITI – 4,304 Km che potranno a sorridere alla Mercedes? Guardando ai due precedenti, con le vittorie di Nico Rosberg ed Hamilton, la risposta potrebbe essere affermativa ma con gli equilibri di quest’anno l’eventuale trionfo delle Frecce d’Argento non è così scontato. Certo, il successo del GP d’Austin e le restanti 4 corse conquistate dal 44 posso ritenerlo il candidato n.1 per il podio più alto anche con la motivazione di chiudere i giochi, come detto precedentemente. Tuttavia sia la Rossa che la Red Bull saranno delle partita. Entrambe, sul piano della velocità, possono dire la loro e se il Cavallino dovrà minimizzare i contrattempi tecnici riverberatesi negli ultimi round, la scuderia di Milton Keynes dovrà essere più performante nelle qualifiche. Una condizione incerta che regalerà interesse relativamente alla vittoria di tappa.

FERRARI – Come detto il team di Maranello dovrà garantire continuità nel lavoro della tre giorni. Il problema alla scocca sulla macchina di Vettel e la conseguente sostituzione non ha favorito il tedesco in Texas, essendo giunto al giorno della gara non con tutte le informazioni sul degrado degli pneumatici. La velocità dimostrata con le supersoft nell’ultima parte della corsa è l’evidenza che la vettura c’è e quindi poter battagliare per il massimo possibile qui in Messico non è una chimera, godendo, forse, anche di una macchina che tornerà a gestire meglio la finestra di esercizio delle mescole (compound soft, supersoft ed ultrasoft portato della Pirelli).





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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