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Ciclismo, Peter Sagan cerca nuovi stimoli. Classiche delle Ardenne e Mondiali di Innsbruck davvero alla portata?

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È di pochi giorni fa la notizia che Peter Sagan è diventato papà del piccolo Marlon: il tre volte campione del mondo in carica, arrivato ormai all’età di 27 anni, è dunque pronto ad entrare in una nuova fase della carriera e della vita. Quali potrebbero essere gli obiettivi del nuovo Sagan nel 2018?

In teoria, la primavera non dovrebbe subire grandi sconvolgimenti, soprattutto dopo la delusione del 2017, quando è stato beffato da Kwiatkowski alla Sanremo, è caduto al Fiandre quando era in lotta per la vittoria ed è stato molto sfortunato alla Roubaix. Per ora, in carriera, ha vinto solamente il Giro delle Fiandre, ma Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix sono obiettivi più che realistici per le sue caratteristiche tecniche e le sue doti. Questo terzetto di obiettivi occuperebbe lo slovacco da metà marzo fino all’8 aprile, un periodo già piuttosto lungo per mantenere il picco di forma e molto dispendioso dal punto di vista energetico, considerando tutta la Campagna delle Pietre tra Sanremo e Fiandre per prendere confidenza con il pavé e raccogliere eventualmente altri risultati di prestigio.

Proprio per questo motivo e per gli zero nella casella delle vittorie nella prima e nella terza Classica Monumento della stagione, sarà difficile vederlo al via delle Classiche delle Ardenne, che arrivano un paio di settimane dopo la Roubaix e lo costringerebbero ad esasperare la preparazione, con il rischio di non riuscire mai ad essere al meglio della condizione fisica. Di certo quella doppia vittoria mancata rafforza gli stimoli di Peter, che pur con 3 Mondiali già conquistati fino a questo momento non è stato troppo vincente nelle Classiche Monumento, che per una serie di fattori non banali l’hanno respinto più volte di quante l’hanno accolto tra le loro braccia.

Nonostante questo, a settembre (dopo il Tour de France dove è chiamato a vendicare l’ingiusta esclusione dello scorso anno) potrebbe lottare per il quarto Mondiale consecutivo. Il percorso di Innsbruck, lo diciamo subito, non è adatto a Sagan. Troppo duro, con un dislivello troppo elevato e pendenze eccessive per la sua struttura fisica, che nonostante l’immenso talento è anche molto pesante da portare in giro su percorsi come quelli della prossima prova iridata. L’eventuale poker, anche per questo motivo, avrebbe davvero del clamoroso.





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