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Ciclismo, una Bahrain Merida più forte per Vincenzo Nibali nel 2018? Pozzovivo e Izagirre importanti, ma la Sky…

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Sempre più spesso, negli ultimi anni, le squadre hanno avuto un ruolo decisivo nelle grandi corse a tappe. Basti pensare a Chris Froome e al Team Sky, che difende il capitano, imposta il ritmo che lui preferisce e gli consente di esprimersi al massimo delle sue possibilità. Allo stesso modo, Vincenzo Nibali ha vinto il Giro d’Italia 2016 grazie anche al fondamentale apporto del povero Michele Scarponi nella tappa dell’Agnello, con l’Aquila di Filottrano che ha dato una mano fondamentale al capitano nell’attacco che ha stravolto la corsa rosa, rinunciando anche alla vittoria personale di quella tappa.

Nell’ultimo anno la Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali, complice anche un po’ di sfortuna, si è rivelata essere forse troppo poco solida in alcune situazioni. Navardauskas, di fatto, non ha mai corso, mentre Javi Moreno è stato escluso dal Giro e si è ritirato alla Vuelta a España, rendendo nullo un apporto che probabilmente sarebbe stato fondamentale. Il migliore, senza dubbio, è stato Franco Pellizotti, sempre con i big in salita anche se non ha più il cambio di ritmo per lanciare l’attacco dello Squalo con un forcing estremo per tutti gli avversari. Più ondivago il rendimento di Giovanni Visconti, rallentato al Giro da un infortunio ma poi fondamentale nella seconda parte di stagione, in cui ha dimostrato tutto il suo valore.

In vista della prossima stagione la Bahrain-Merida ha introdotto nel roster due corridori che potrebbero fare la differenza, pur perdendo Moreno. Gorka Izagirre è un atleta solido, che va forte su diversi terreni e dotato della giusta esperienza per correre al fianco di Vincenzo Nibali. Domenico Pozzovivo, invece, potrebbe mettere in secondo piano il ruolo da capitano che ha avuto negli ultimi anni all’AG2R per impegnarsi al servizio di Nibali, che a questo punto avrebbe almeno due/tre corridori che possono rimanere con lui in salita anche quando il gruppetto dei migliori si riduce in maniera considerevole. Da valutare invece l’inserimento di Matej Mohoric, che potrebbe anche puntare a migliorare nelle corse di un giorno. In salita, per ora, non è mai sembrato ai livelli dei migliori.

Basteranno? Nel 2018 Nibali potrebbe tornare al Tour de France dopo aver corso per due stagioni di fila il Giro d’Italia. Alla Grande Boucle si troverà di fronte Chris Froome e la sua squadra, che pur avendo perso Landa e Nieve (i migliori lo scorso anno in Francia) ha già trovato i giusti ricambi per sostituirli nel trenino nerazzurro, rafforzato anche da Wout Poels (che dovrebbe aver risolto i problemi fisici) e Geraint Thomas, lo scorso anno caduto e inutile alla causa comune. La formazione britannica potrebbe essere meno impenetrabile, e i rinforzi alla Bahrain-Merida potrebbero risultare quantomeno determinanti a spostare gli equilibri e mettere il capitano sullo stesso piano di Froome.

 





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Foto: Valerio Origo

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