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Formula 1
F1: il tetto di spesa lascia perplessi i top team. Le nuove misure introdotte con gradualità dal 2019
Nella riunione di ieri a Ginevra, nella sede della Federazione, si è discusso di regolamenti e dell’ormai nota politica di contenimento dei costi nel mondo della F1. L’idea di Liberty Media, gruppo a capo del Circus, è chiara: l’adozione di un tetto di spesa.
Una proposta non nuova che, come ricorda la Gazzetta dello Sport, fu espressa nel 2009 dall’ex presidente della FIA Max Mosley: un budget cap di 30 milioni di sterline poi salito a 40 che non teneva conto del compenso dei piloti, della spesa dei motori e della promozione. Non vi fu un seguito per la posizione avversa non solo dei top team ma anche di Bernie Ecclestone, ex boss della F1, contrario ad una riforma del sistema di questo genere.
Ora, però, con la gestione statunitense la musica è cambiata e l’intenzione di introdurre nuove regole, in questo senso, è più che concreta. Tuttavia mettere tutti d’accordo è un’impresa non facile. Il ricorso alla tecnologia ibrida non coincide con un modello da “spending review” caratterizzato dalla standardizzazione dei materiali. Aspetto che, sopratutto, ha trovato la contrarietà di Mercedes e Ferrari, sostenitrici di una competizione tecnologica in cui valori tipici della F1 non vengano sviliti. E’ un po’ questa la posizione del n.1 di Maranello Sergio Marchionne: Bisogna essere razionali: la F1 fa parte della storia della Ferrari e voglio che sia ancora così, ma non a qualsiasi costo. Facciamo le cose per bene, ma se vogliamo trasformala in una cavolata, in un centro commerciale, allora non ci sto. Se alcuni aspetti molto nobili della F1 saranno sviliti, ce ne andiamo“.
Un’affermazione perentoria che si riferisce anche all’eventuale modifica del cosiddetto “Patto della Concordia”. Nello specifico gli americani vorrebbero modificare un sistema secondo il quale la Ferrari percepisce un bonus speciale per la sua storica partecipazione al Mondiale. Al momento Liberty Media sembrerebbe orientata ad introdurre i cambiamenti, in modo graduale dal 2019. Vedremo il Cavallino come reagirà.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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