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Basket, semifinali playoff: colpo di Cantù, 3-2 nella serie e finale vicina

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La Lenovo Cantù vede la finale Scudetto molto vicina. La squadra lombarda ribalta a proprio favore il fattore campo e sbanca il PalaTiziano, sconfiggendo per 66-77 l’Acea Roma. I ragazzi di coah Trinchieri si portano così avanti nella serie per 3-2 e martedi sera avranno il primo match point per giocarsi l’ultimo atto della stagione della pallacanestro italiana.

Come è avvenuto nelle altre quatro sfide giocate, l’inizio è tutto di marca lombarda, con un Pietro Aradori in grande forma (nove punti dei suoi diciotto finali arrivano nei primi 10′), che propizia il parziale di 9-0 con cui si apre la gara. Roma deve quindi provare l’ennesima rimonta e l’operazione riesce ad una grande difesa e alla zona 1-3-1 che coach Calvani mette in atto. La partita torna in equilibrio e solo un altro parziale sul finire del secondo quarto permette alla Lenovo di portarsi avanti 38-33 prima dell’intervallo.

Al rientro dagli spogliatoi Ragland, Aradori e un fallo tecnico fischiato a Jones permettono ai brianzoli di costruire il break di 10-2 con il quale Cantù tocca anche un vantaggio di tredici punti. L’inerzia della partita è tutta a favore dei lombardi e Roma fatica a trovare la via del canestro, a causa anche di un’altra serata negativa per il suo leader: infatti Gigi Datome segna solo sei punti con 3/14 totale al tiro.
La reazione giallorossa comunque arriva e il merito è della coppia Jones-Lawal, protagonista nel beak di 7-0 che riporta a contatto l’Acea, nonostante la tripla del +9 di Tabu sulla sirena del terzo quarto. Gli ultimi dieci minuti cominciano con la bomba di Lorant e l’inerzia del match sembra girare, anche perchè Goss (alla fine sarà il migliore con 14) entra definitivamente nel match, ma l’attacco canturino è bravo a resistere. Il momento di svolta potrebbe essere l’espulsione di Sekic per due tecnici, ma prima Taylor sbaglia entrambi i liberi, poi Roma getta via il possesso e viene punita dalle triple di Leunen e Ragland, che chiudono definitivamente i giochi.

Una sconfitta che fa davvero male all’Acea apparsa davvero molto stanca, soprattutto nella figura del proprio capitano, quel Gigi Datome, che dopo aver tirato la carretta per tutta la stagione, è arrivato con il fiatone nel momento più importante. Dall’altra parte c’è una squadra che non ha mi mollato anche nei momenti più difficili, tirando fuoi tutto l’orgoglio di una formazione, che, arrivati a questo punto, merita dio giocarsi una chance per conquistare l’ambito tricolore.

 

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da ilgiorno.it

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