Foto: Lorenzo Di Cola
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roberto.santangelo@oasport.it
Sabato 25 novembre sono in programma ben 12 test match internazionali di rugby: le quattro nazioni che compongono il “Rugby Championship” sfidano quattro delle europee che formano il “Sei Nazioni“. La Francia sfida il Giappone, l’Inghilterra affronta Samoa. Andiamo a scoprire tutti i confronti.
Galles-Nuova Zelanda
Da 64 anni i gallesi non battono gli All Blacks, per una striscia positiva per gli oceanici che dura da 29 incontri. Contro i i British and Irish Lions, il coach degli europei Warren Gatland ha strappato uno storico pari in estate (una vittoria per parte ed un pari). In chiave ranking la Nuova Zelanda non può migliorare il proprio punteggio, mentre il Galles, in caso di successo, salirebbe di due o tre punti (nel secondo caso dovrebbe vincere con almeno 15 punti di scarto).
Inghilterra-Samoa
L’Inghilterra arriva da sette vittorie consecutive negli scontri diretti, ma l’ultimo è datato 2014: in caso di nuova sconfitta, Samoa chiuderebbe l’anno senza nessuna vittoria. In ottica classifica mondiale l’Inghilterra deve vincere per evitare il possibile sorpasso dell’Australia, mentre Samoa potrebbe salire anche di quattro posizioni, anche se ci vorrebbe un’improbabile combinazione di risultati.
Scozia-Australia
Negli scontri diretti l’Australia è in vantaggio per 21-10, ma nello scorso giugno la Scozia è andata a vincere a Perth per 24-19. I Wallabies potrebbero scavalcare l’Inghilterra nella classifica mondiale, mentre la Scozia ha la possibilità di entrare per la prima volta nella storia tra le prime quattro al mondo, qualora dovessero giungere dagli altri campi risultati favorevoli (tra cui il successo dell’Italia sul Sudafrica).
Irlanda-Argentina
Gli irlandesi non hanno mai perso in casa con i Pumas, mentre il bilancio complessivo recita 10-6 per gli europei. Nella graduatoria mondiale, l’Irlanda non incasserebbe punti, mentre l’Argentina potrebbe scavalcare la Francia in caso di vittoria. Anche per i sudamericani, come per il Galles, una vittoria potrebbe valere due o tre punti: l’occasione è davvero ghiotta.
Italia-Sudafrica
Antipasto dello scontro che sarà nella Pool B dei Mondiali del 2019, è la rivincita della sfida vista lo scorso anno in quel di Firenze, che ha portato la prima vittoria nella storia degli azzurri contro gli Springboks. L’Italia inoltre giocherà libera da preoccupazioni derivanti dal Ranking: in caso di sconfitta non perderebbero punti, e questo vuol dire che gli azzurri in caso di vittoria guadagnerebbero almeno due punti in classifica.
Francia-Giappone
Nanterre ospita il primo test match internazionale di rugby: nei nove precedenti i transalpini hanno sempre vinto, anche se l’ultimo confronto risale ai Mondiali del 2011. Curiosamente sarà lo scontro tra i Paesi che ospiteranno i prossimi due Mondiali: nel 2019 tocca al Giappone, nel 2023 alla Francia, che di recente ha beffato il Sudafrica nell’assegnazione della rassegna iridata.
Fiji-Canada
Nei dieci precedenti le Fiji hanno vinto sette volte: i canadesi non trovano il successo dall’ormai lontano 2013. Qualora il Canada dovesse superare l’Uruguay nello spareggio per l’accesso ai Mondiali, queste due nazioni si troverebbero nuovamente di fronte nel 2019 nella Pool D. In caso di vittoria i canadesi farebbero irruzione nella top 20 della classifica mondiale.
Georgia-USA
Sarà questo il sesto incontro negli ultimi otto anni tra le due selezioni: gli statunitensi sono avanti per 3-2. Giorgi Chkhaidze sarà il terzo georgiano a raggiungere le 100 presenze in Nazionale: anche se dovesse bagnare l’evento con una vittoria, la Georgia non potrebbe salire oltre la 12a piazza nel ranking mondiale.
Romania-Tonga
Terzo confronto tra le contendenti: 1-1 nei precedenti, con gare giocate sempre sul filo del rasoio. La Romania viene da sette vittorie negli ultimi otto test match, mentre Tonga ha perso quattro degli ultimi cinque incontri (includendo anche una sconfitta con i Barbarians).
Namibia-Uruguay
Si tratta di una rivincita: una settimana fa l’Uruguay ha vinto per 52-36 sempre in Namibia. Qualora gli africani dovessero vincere la Gold Cup 2018, si ritroveranno nel girone degli azzurri ai Mondiali del 2019. I sudamericani a fine gennaio sfideranno il Canada in un doppio confronto per un posto in Giappone.
Germania-Cile
Le due nazionali non sono molto lontane in classifica, ma il fattore campo porterebbe in dote ai cileni oltre un punto e mezzo in caso di vittoria con margine di meno di 15 punti. Al contrario i tedeschi guadagnerebbero meno di mezzo punto in caso di successo con identico margine.
Spagna-Brasile
Grazie al fattore campo, una sconfitta per i verdeoro (reduci comunque dalla prima vittoria della storia in Europa, sabato scorso in casa del Belgio) significherebbe perdere appena un decimo di punto in graduatoria. Al contrario gli iberici perderebbero quasi due punti in caso di debacle.
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