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Sci Alpino, Coppa del Mondo 2017-2018: le pagelle dell’Italia. Manuela Moelgg non smette di stupire. Buona prova di Peter Fill

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Giornata dolceamara per l’Italia nella Coppa del Mondo di sci alpino. Le donne sono state protagoniste del secondo gigante della stagione, a Killington (Stati Uniti), mentre per gli uomini si è svolta la prima gara dedicata agli specialisti della velocità, con la discesa di Lake Louise (Canada). Diamo i voti agli azzurri.

Manuela Moelgg 7,5 – Non smette davvero di stupire la veterana azzurra. Dopo il terzo posto di Sölden, la 34enne ha saputo ripetersi piazzandosi nuovamente sul podio. Una condotta di gara perfetta, adattandosi con intelligenza alle diverse condizioni. Nella prima manche ha mantenuto un’ottima velocità, pur con qualche sbavatura, mentre nella seconda è stata bravissima a reggere, con la pista diventata scivolosa per qualche goccia di pioggia e la scarsa visibilità. Un inizio di stagione da incorniciare.

Federica Brignone 7 – Era la sua prima gara della stagione e di più non le si poteva chiedere. Nella prima manche ha pensato a riprendere confidenza con la pista e con la gara, mentre nella seconda ha dato tutto. È finita in rotazione su una porta del ripido ma sul muro ha cambiato passo, tirando fuori tutta la grinta che la contraddistingue. Un quinto posto utilissimo per il morale in vista del prosieguo della stagione.

Marta Bassino 5,5 – Altra gara non in linea con le aspettative per la piemontese. Se nella prima discesa si è mostrata troppo attaccata gli spigoli disegnando traiettorie troppo tagliate, nella seconda ha provato ad aggredire, ma ha pagato a caro prezzo un errore a inizio muro. Rispetto a Sölden ha quantomeno chiuso la gara, in 12a posizione: i risultati non potranno che migliorare.

Sofia Goggia 5,5 – Stesso discorso per la bergamasca. A Sölden aveva aggredito in maniera eccessiva nella prima manche, finendo per sbagliare. Oggi, invece, complici i problemi al ginocchio patiti dopo la gara austriaca, ha iniziato in maniera più controllata. Nella seconda manche è tornata la solita Sofia, aggressiva, ma un traverso all’attacco del muro ha fatto sfumare i sogni di rimonta. Per lei il 15° posto finale e i primi punti di questa stagione.

Irene Curtoni 6 – Sufficienza ampiamente meritata per la 32enne. È lontana dal top, ancora condizionata dai fastidi alla schiena che le hanno impedito di prepararsi al meglio, ma la sciata è stata buona. Nella seconda prova ha invece pagato un po’ di stanchezza ma è in ripresa e il 18° posto è comunque positivo.

Peter Fill 6,5 – Prima gara tutto sommato positiva per l’azzurro. La prima parte è stata perfetta, con una velocità elevata e traiettorie ideali. Poi all’inizio del salto è arrivato troppo largo, perdendo centesimi preziosi. Svindal lo ha beffato per il terzo gradino del podio ma la quarta posizione va comunque bene, considerando che ha chiuso davanti sia a Jansrud che a Kilde, i suoi rivali principali alla vigilia.

Dominik Paris 5,5 – Prova dai due volti quella dello sciatore di Merano. Non aveva cominciato male, tutt’altro, ma il suo distacco è cresciuto con il passare della gara. La condizione fisica non è ancora ottimale, per sua stessa ammissione. Era la prima gara, per cui è stato in ogni caso importante rompere il ghiaccio. La stagione è lunga e le soddisfazioni arriveranno.

Christof Innerhofer 5 – Discorso diverso per Innerhofer. Il top della forma è ancora lontano. Ha mostrato una sciata imprecisa, senza riuscire a tenere la traiettorie e abbassandosi più volte. Come Fill, poi, ha sbagliato l’attacco del salto, vedendo il suo distacco crescere fino ai 2.59″.

Emanuele Buzzi 6 – Una prima parte di gara davvero ottima per lui, riuscito a stare entro il secondo di distacco. Poi nella seconda è crollato, finendo a oltre tre secondi. Tutta esperienza per il 23enne.

Werner Heel 5,5 – Ha bisogno di recuperare posizioni per avere un pettorale alto (partiva con il 52). Non riesce ad essere veloce, però, e finisce in zona Innerhofer.

Matteo Marsaglia 6 – L’importante per lui era ritrovare le sensazioni con la neve e con la sciata, dopo la rottura del crociato di un anno fa. Chiude a +3.38″ da Feuz ma oggi il tempo era l’ultima cosa.

Guglielmo Bosca 6 – Fa registrare la seconda velocità più alta nella prima parte (135,40 km/h). Anche lui, però, sbaglia sul salto e precipita. Una gara sufficiente, media delle due parti.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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