Nuoto
“Che i Figli del Nuoto prendano da te”. Il cuore e la grinta di Filippo Magnini, idolo d’Italia ed esempio per i giovani
Nella vasca di Riccione si è chiuso un vero e proprio capitolo della storia del nuoto italiano: Filippo Magnini lascia l’attività agonistica e ci fa sentire tutti un po’ più poveri. Non ce lo aspettavamo così all’improvviso, è una decisione giunta davvero a sorpresa e che ci rattrista: eravamo abituati a vederlo sempre sui blocchi di partenza, in ogni occasione il capitano della nostra Nazionale era pronto a metterci la faccia, faceva da chioccia a tutto il gruppo, una presenza costante e imprescindibile che ci faceva sentire sempre più sereni.
Un Campione vero e proprio, non solo per il suo comportamento in vasca e per il suo palmares monumentale ma soprattutto per il suo atteggiamento fuori dall’acqua, per come sapeva trovare le parole giuste anche nei momenti più critici, non risultando mai banale. Un emblema dello sport italiano a cui sarà davvero difficile rinunciare: il nuoto azzurro perde un tassello importante a cui si è moralmente aggrappato in più circostanze. Non sarà facile abituarsi a vederlo senza costume e occhialini ma siamo certi di una cosa: nessuno riuscirà a dimenticarsi delle gesta del Re Magno, tutti si ricorderanno le sue imprese, un vero totem dell’Italia che rimarrà per sempre nella storia.
Prendiamo in prestito le parole che Federica Pellegrini ha scritto su Instagram: “Che i Figli del Nuoto prendano da te“. Proprio così: i bambini che si affacciano al cloro, i giovani che sono già in Nazionale e che hanno più volte dichiarato di sentirsi legati al veterano, dovranno prenderlo come esempio per la sua caparbietà, per la sua grinta, per la sua tenacia, per la voglia di non mollare mai e di combattere continuamente. Lo ricorderemo come il Campione del Mondo dei 100m stile libero per due volte consecutive, lo ricorderemo come il fidanzato di Federica Pellegrini (la relazione è terminata da poco), lo ricorderemo per la sua simpatia e la sua solarità, lo ricorderemo per quella memorabile vasca di ritorno in Canada (vera e propria antologia del nuoto). Ma lo ricorderemo anche come uomo immagine (futuro tv assicurato), per il suo volto pulito e genuino, per la sua semplicità, per il suo non essere mai banale.
A 35 anni è arrivato il momento di dire basta: Magnini ha dedicato tutta la sua vita al nuoto e ha capito quando era giusto salutare tutti, a un paio di settimane dagli Europei in vasca corta di Copenhagen. Ha pianto lui, ma hanno pianto tutti: dal primo all’ultimo appassionato, dal primo all’ultimo compagno di squadra perché Campioni come lui, nello sport e nella quotidianità, non nascono tutti i giorni. Ancora una volta, grazie per tutto quello che hai dato. Prossimo appuntamento? Avvolto nel mistero, ma speriamo davvero che rimanga nell’ambiente.