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Bob, Coppa del Mondo 2017-2018: avvio di stagione in salita per i colori italiani, serve una scossa immediata sin da Winterberg

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Si sapeva che la stagione del bob azzurro non sarebbe partita tra particolari squilli di tromba, e il trittico nord-americano lo ha ampiamente confermato. Tra Lake Placid, Park City e Whistler, infatti, sono arrivati pochi risultati e, viceversa, conferme che c’è da migliorare soprattutto in vista di PyeongChang 2018 per provare a riportare in Italia una medaglia che manca da Torino 2006 con il Bob 2 di Gerda Weissensteiner e Jennifer Isacco, mentre per quanto riguarda gli uomini si attende dall’oro di Gunther Huber e Antonio Tartaglia da Nagano 1998.

Anche a livello di Coppa del Mondo le cose non si possono certo riassumere con il proverbiale “rose e fiori”, aggiungendo che non presentiamo rappresentanti del “gentil sesso” al via della rassegna iridata. Per trovare l’ultimo successo di un bobbista italiano bisogna tornare al 5 febbraio 2011. Sulla pista di Cesana, infatti, Simone Bertazzo aveva centrato la seconda vittoria della stagione (era già salito sul gradino più alto del podio il 18 dicembre 2010 a Lake Placid) per arrivare ora ad un digiuno complessivo di ben 2494 giorni. In classifica generale è stato lo stesso atleta nato a Pieve di Cadore a tenere alto l’onore dell’Italia classificandosi in terza posizione nella classifica complessiva proprio nel positivo 2010/11, quindi settimo nel 2012/13 ed ottavo nel 2015/16. Per quanto riguarda i Campionati del Mondo, l’ultimo piazzamento è il sesto posto ottenuto a Schönau am Königsee nel 2011.

Passando ai giorni nostri, come detto, c’è poco di che sorridere. Attualmente Bertazzo si trova in venticinquesima posizione nel Bob a 2 con 141 punti (senza aver mai centrato una seconda manche nei primi tre impegni di quest’anno) contro i 612 del leader canadese Justin Kripps. Due posizioni sotto troviamo il junior Patrick Baumgartner (classe 1994) a quota 104, con due ventiseiesimi posti come miglior prestazione. Nel bob a 4, invece, Bertazzo è ventesimo a quota 210 punti contro i 601 dell’equipaggio capeggiato da Johannes Lochner con il diciannovesimo posto di Whistler come miglior risultato. Anche in questo caso Baumgartner insegue tre gradini sotto di lui con 175 punti e il diciottesimo posto della tappa canadese come fiore all’occhiello.

Un quadro poco incoraggiante ma che deve assolutamente subire una sterzata, per avvicinarsi alle Olimpiadi sudcoreane con rinnovata fiducia e chance di ben figurare. Sia ben chiaro, giungere a ridosso della zona medaglie sarebbe già quasi come una vittoria, ma i nostri atleti possono sfruttare le tappe europee della Coppa del Mondo per dimostrare di poter essere competitivi. Si inizierà in questo fine settimana a Winterberg con prove di Bob a 2 (anche femminile) e Bob 4 per vedere se questo cambio di passo sarà realizzabile o meno. I problemi per i nostri portacolori sono evidenti, sia in fase di spinta (penultimi e terzultimi a Whistler) sia nella fase di discesa e conduzione del bob. Il gap di oltre un secondo fatto registrare nella sola prima manche canadese del bob a 2 è quanto mai allarmante. Nella prova a 4 le cose sono andate leggermente meglio, ma l’ultima posizione è sempre troppo vicina. Serve una scossa. Vedremo se il ritorno in Europa aiuterà i nostri atleti ad avvicinarsi alle posizioni più importanti della graduatoria.

 

 

 

 





 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Baumgartner Bob a 4 – “credit IBSF/Viesturs Lacis”

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