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Pallavolo
Volley femminile, Mondiali 2018 – Il girone dell’Italia e le avversarie ai raggi X: brivido Cina, paura Turchia, occhio a Bulgaria e Canada
Poteva andare decisamente meglio. L’urna di Tokyo non ha dato una mano alle azzurre che sono capitate nel girone di ferro dei Mondiali 2018 di volley femminile: la Pool B si preannuncia come il gruppo della morte della rassegna iridata, soprattutto vedendo la composizione delle altre Pool (facilissima la A per Giappone e Olanda dove solo la Germania può creare dei grattacapi, Serbia e Brasile andranno in scioltezza nella D magari rischiando qualcosa con la Dominicana, USA e Russia non avranno problemi nella C anche se dovranno affrontare le formazioni di Kim e Rahimova).
La strada è tutta in salita per l’Italia che non avrà un cammino facile nemmeno per accedere alla seconda fase dove poi incrocerebbe il girone di USA e Russia: bisognerà davvero esaltarsi a Sapporo se si vorrà proseguire la propria avventura. Analizziamo nel dettaglio il girone delle azzurre e vediamo ai raggi X le avversarie delle ragazze di coach Davide Mazzanti.
CINA – Semplicemente le Campionesse Olimpiche. La formazione asiatica, finalista tre anni fa a Milano dove venne sconfitta dagli USA dopo aver sconfitto le azzurre, è una delle pretendenti al titolo. Si tratta di una squadra solida, abilissima in ricezione e che riesce a pungere in attacco proprio nei momenti più caldi: non sono mai dome, è difficile chiudere in maniera positiva uno scambio, non mollano mai. La stella è Zhu Ting, micidiale attaccante in grado da sola di cambiare le partite. L’Italia le ha affrontate durante l’ultimo Grand Prix ed è riuscita a vincere ma attenzione perché potrebbero recuperare ulteriori elementi assenti qualche mese fa e ai Mondiali si riparte da zero.
TURCHIA – La squadra di Giovanni Guidetti, coach che più volte ci ha fatto male e che dopo i miracoli con Olanda e Germania sta facendo bene anche in terra anatolica. Terza agli ultimi Europei, la Turchia è la classica squadra rognosa che è in grado di mettere in difficoltà tutte le big: anche loro si distinguono per caparbietà e per l’ottimo gioco difensivo, una delle prerogative dell’allenatore italiano che ha radicalmente mutato lo stile di gioco della squadra. L’ultimo precedente nel Grand Prix sorride all’Italia ma in quell’occasione le ottomane si presentarono con le riserve: per trovare un incrocio importante bisogna risalire al gennaio 2016 e alla memorabile finalina del torneo preolimpico europeo quando Del Core e compagne trionfarono al tie-break. Le giocatrici di punta sono i due martelli Gozde Kirdar e Neriman Ozsoy ma ricopre un ruolo molto importante anche il centrale Kubra Akman, sicuramente rientrerà Demir che era assente agli Europei ma anche le alternative Uslupehlivan e Boz sono di spessore.
BULGARIA – Agli Europei sconfissero Turchia e Ucraina perdendo con la Russia soltanto ai tie-brek, ma ai playoff vennero eliminati dalla Germania. Una formazione ostica e da prendere sempre con le pinze, ama restare tanto in campo e non concede tantissimo. Affrontare un martello del calibro di Elitsa Vasileva e fronteggiare un opposto come Emiliya Dimitrova non sarà certamente facile. Potevamo pescare decisamente meglio ma è un avversario che va battuto se si vuole davvero puntare in alto.
CANADA – Le nordamericane sono guidate da Marcello Abbondanza, l’anno scorso vincitore dello scudetto turco con il Fenerbahce e in questa stagione fresco di esonero da Casalmaggiore. Il coach è la marcia in più delle nordamericane, qualificate alla rassegna iridata senza particolari problemi e desiderose di sorprendere. Non è certamente una delle formazioni più accreditate ma in quinta fascia, insieme all’Azerbaijan, era quella da evitare. L’Italia partirà con tutti i favori del pronostico, la stella è l’opposto Sarah Pavan che stiamo vedendo proprio a Casalmaggiore (tutt’altro che irresistibile).
CUBA – Tanto blasone e un passato glorioso ma attualmente le caraibiche sono lontane dai fasti di un tempo e sono tecnicamente inferiori alle big del circuito. Non sono naturalmente da sottovalutare ma non possono e non devono impensierire le azzurre.
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