E’ arrivato il momento del classico Pagellone di fine anno di OA Sport. La redazione si è riunita, tracciando un bilancio sport per sport. Buon divertimento!
ARRAMPICATA SPORTIVA: 7
L’Italia si sta ben muovendo nella nuova disciplina olimpica: il movimento è in fermento, riusciamo a metterci in luce nelle varie competizioni continentali e guardiamo con fiducia all’imminente futuro. Va però tenuto in considerazione che la maggior parte degli atleti (italiani e non) si è esibito per l’intera stagione solo in una specialità mentre alle Olimpiadi di Tokyo 2020 bisognerà essere dei polivalenti abili nei tre tipi di esercizio. E anche qui un plauso al nostro DT Pietro Pozza che ha organizzato due tappe di Coppa Italia nel format della combinata per cercare di abituare già gli azzurri in quest’ottica.
L’uomo di punta rimane Claudio Ghisolfi, seconda nella classifica finale della Coppa del Mondo di lead e vincitore anche di un tappa del circuito internazionale. Purtroppo il torinese non ha brillato agli Europei casalinghi ma è stato estremamente continuo, un ragazzo in grado di competere ai massimi livelli e che può togliersi delle soddisfazioni. Ludovico Fossali ha vinto a Birmingham ed è stato terzo ad Arco di Trento nello speed (quarto agli Europei), Marcello Bombardi ha dominato a Chamonix nella difficoltà (stiamo parlando di risultati di Coppa del Mondo), Michael Piccolruaz ha vinto il bronzo negli Europei di combinata. E incantano giovani come Laura Rogora, Filip Schenk, Giorgia Strazieri, Giorgia Tesio. La strada intrapresa è quella giusta.
ATLETICA: 4
I Mondiali di Londra sono stati i peggiori della nostra storia con nemmeno una finale raggiunta all’interno dello Stadio (evento mai successo in passato e perfetta cartina di tornasole del momento critico che stiamo attraversando). Non può bastare il bronzo iridato conquistato dall’eccezionale Antonella Palmisano nella 20km di marcia per salvare la spedizione azzurra, presentatasi in Gran Bretagna anche con alcune defezioni e con Gianmarco Tamberi in precario stato fisico. Il numero di personali e/o stagionali raggiunti è stato ridottissimo, segno anche di una poco ottimale preparazione all’evento più importante dell’anno.
Il movimento fatica a uscire dal tunnel e la crisi sembra davvero senza fine, nonostante qualche timido lampo arrivato dai giovani come Filippo Tortu che ha incantato al Golden Gala e che è stato protagonista agli Europei giovanili di Grosetto insieme a tanti altri azzurrini (pensiamo anche a Vladimir Aceti). Bisogna provare a risalire la china ma la situazione è davvero molto complicata: proviamo ad aggrapparci a qualche fenomeno come Gimbo, le ragazze del tacco-punta, magari Daniele Meucci e Valeria Straneo nella Maratona. Prossima tappa gli Europei di Berlino, giro di boa del quadriennio che conduce alle Olimpiadi di Tokyo 2020: per forza di cose servirà ottenere dei risultati importanti.
BADMINTON: 5
Lo stesso voto della passata stagione. Il
#ProgettoGiovani #duemila20e24 della Federazione inizia a dare frutti, come mostrato agli Europei in Danimarca, dove però gli Azzurrini, dopo il decimo posto a squadre, non sono riusciti ad andare oltre i sedicesimi nei tabelloni individuali. A livello junior Fabio Caponio e Giovanni Toti (quest’ultimo tenterà la qualificazione agli YOG del prossimo anno) si sono ben difesi ai Mondiali in Indonesia, raggiungendo i sedicesimi in doppio.
A livello senior è stata positiva la presenza di ben cinque atleti alla rassegna iridata di Glasgow, dove però il solo Rosario Maddaloni è riuscito a superare il primo turno. I due doppi, Osele-Strobl e Iversen-Garino, invece hanno alzato subito bandiera bianca. I tornei in Mauritius e Zambia hanno regalato gioie ai nostri atleti, ma il confronto con le potenze europee e mondiali è ancora impietoso.
(foto FIDAL/Colombo)
CLICCA SU PAGINA 2 PER BASEBALL/SOFTBALL, BOXE E BEACH VOLLEY
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16