Nuoto
Nuoto, Europei Copenhagen 2017: il device della discordia. Italia clamorosamente danneggiata da un problema di organizzazione
Le gare sono terminate ma si continua ad armeggiare intorno al “device della discordia”, quello costato, a detta dei più, l’oro alla staffetta 4×50 mista mista italiana agli Europei di nuoto in vasca corta a Copenhagen (Danimarca). Un episodio molto grave che ha visto protagonista, suo malgrado, Simone Sabbioni che, allo start, ha letteralmente tirato giù il blocchetto perdendo di fatto la possibilità di gareggiare alla pari con gli altri.
Una gara falsata, non si trova altro modo per definirla, quella che è andata in scena nella Royal Arena e non è un caso che la squadra italiana abbia presentato ricorso per chiedere la ripetizione della stessa. Di fatto, il blocchetto ha ceduto già per tre volte in tre giorni e si sono visti atleti esibirsi da soli perché danneggiati da questo problema di organizzazione.
E sono i danesi a finire sul banco degli imputati, in questo caso, perché un cosa del genere non è accettabile per di più in una manifestazione di questo livello. Assistere alla gara e scorgere il viso perplesso, a dir poco, del presidente della Len Paolo Barelli nel momento in cui Sabbioni affondava piuttosto che partire è l’icona di una giornata comunque felice per i colori azzurri: tre medaglie ovvero l’oro e l’argento nei 100 farfalla di Matteo Rivolta e Piero Codia ed il bronzo negli 800 stile libero di Simona Quadarella.
Davvero un peccato che un day-2 molto positivo sia stato macchiato da tale episodio ed ora resta da vedere quali saranno i provvedimenti. Difficile che l’esito della gara, che ha visto l’Olanda davanti alla Bielorussia ed alla Francia, possa cambiare.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto:Giandomenico Tiseo
