Nuoto, il grande sogno di una 4×100 mista competitiva non è più un’utopia per l’Italia

Tra gli spunti che hanno lasciato gli Europei in vasca corta di Copenhagen (Danimarca) ve ne è uno a cui un po’ tutti hanno pensato, analizzando le prestazioni degli azzurri in piscina: gli obiettivi della 4×100 mista italiana maschile.

La rassegna continentale nella Royal Arena ha confermato che il Bel Paese ha ritrovato una certa competitività in tutti gli stili ed analizzando i piazzamenti abbiamo quanto segue: argento per Simone Sabbioni nei 100 dorso, argento per Fabio Scozzoli nei 100 rana, oro per Matteo Rivolta nei 100 farfalla ed oro per Luca Dotto nei 100 stile libero. Una sequenza di medaglie degne di nota che è un po’ la cartina di tornasole del campionato concluso qualche giorno fa per i nostri colori.

Una completezza che potrebbe riverberarsi anche in vasca lunga? Se lo chiedono un po’ tutti, consci del fatto che nuotare nelle due piscine è molto diverso e la distribuzione dello sforzo muta drasticamente. In passato, mancava sempre un tassello per ottenere il quartetto perfetto ed invece, per quanto messo in mostra nell’ultima competizione internazionale, un progetto serio nella mista potrebbe venir fuori.

Le “resurrezioni” di Sabbioni, Dotto, Scozzoli e Rivolta sono funzionali proprio a questo obiettivo ambizioso senza dimenticare che, nella rana ed a delfino, vi sono anche Nicolò Martinenghi e Piero Codia (argento nei 100 farfalla) che possono dire la loro. Un roster di atleti di livello assoluto che può guardare dunque con fiducia al futuro. Gli Europei di Glasgow (nella piscina da 50 metri) saranno una prova di verifica importante per le effettive potenzialità di una prova descrivente la bontà di un movimento. 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Fabio Scozzoli_OASport