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Nuoto, Gregorio Paltrinieri e l’accoppiata 1500 sl-10 km in acque libere. Nuove conferme ed attese per il 2018

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Il 2018 anno di conferme e verifiche per Gregorio Paltrinieri. Il due volte campione del mondo dei 1500 stile libero, oro olimpico a Rio 2016 ed europeo a Londra nello stesso anno, è pronto per rituffarsi nella piscina di Melbourne per completare la sua esperienza semestrale in Australia. Un virus influenzale ha ritardato la sua partenza alla volta dell’emisfero australe ma non sarà certo uno stato febbrile transitorio a far recedere dai propri propositi il carpigiano.

La stagione che sta per chiudersi è stata una delle più difficili per il campione azzurro. Reduce dai trionfi a Cinque Cerchi, Greg era atteso all’ennesima riconferma e l’essere stato sconfitto dal coreano Park nei campionati del mondo in vasca corta a Windsor (Canada), circa 12 mesi fa, aveva fatto parlare qualcuno: “Paltrinieri ha staccato la spina”; “Non si allena come in precedenza” ecc…Tante chiacchiere che hanno accompagnato il darsi in vasca del nuotatore nostrano fino a primavera quando la vittoria nei 1500 stile libero agli Assoluti di Riccione con un tempo di grande valore (14’37″08), il migliore al mondo in quel momento, aveva messo a tacere le malelingue. E poi nella Duna Arena, l’apoteosi vincendo in modo diverso contro un avversario temibile come l’ucraino Romanchuk, fiaccando la resistenza del rivale nelle ultime 2 vasche. Un trionfo per Greg che ha portato l’allievo di Stefano Morini a cercare qualcosa di diverso: nuove motivazioni per rimettersi in gioco e proiettarsi al meglio alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

L’argento agli Europei in vasca corta di Copenhagen nei 1500 sl, di un paio di settimane fa, dietro proprio al citato Romanchuk, non ha rallegrato l’italiano ma lo ha non di certo affossato consapevole che il frutto del lavoro svolto e da svolgere in Australia frutterà nel lungo periodo: “Sono convinto che questa sia la strada giusta e non sarà certo un argento europeo in corta a farmi cambiare ideaAmmetto che poi l’Australia non è solo una scelta tecnica. Dal 2011 mi sono sempre allenato ad Ostia, lasciando Carpi da adolescente: c’era un progetto a lunga scadenza da portare a termine e lo abbiamo realizzato alla grandissima. Ora volevo staccare; conoscere gente nuova e vivere una realtà diversa. E’ nato un bel rapporto con Mack Horton: questa mi è sembrata la stagione giusta per cambiare. Rientrerò definitivamente a marzo 2018, quando mancheranno più di due anni a Tokyo, avrò tutto il tempo per tornare a macinare chilometri“. Queste le considerazioni di Paltrinieri alla Gazzetta dello Sport.

Un ritorno all’ovile che coinciderà con la partecipazione alla prima tappa di Coppa del Mondo di nuoto di fondo a Doha a metà marzo 2018. Una 10 km nella quale Gregorio vuol cimentarsi perché, nei suoi obiettivi, le acque libere occupano sempre un posto importante. La ricerca, infatti, della magica doppia (1500 stile libero in vasca e 10 km) a Tokyo è qualcosa di più di una suggestione. Le caratteristiche di nuotata del fuoriclasse nostrano, inoltre, sembrano sposarsi bene con il fondo e pertanto il test a cui si sottoporrà sarà interessante anche in questo senso.

Tuttavia, l’obiettivo del 2018 sono gli Europei in piscina di Glasgow nei quali Greg vorrà dimostrare a tutti di essere ancora una volta il più forte nelle 30 vasche e se possibile in una versione più brillante di quella abituale.

 





 

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Foto: Credit La Presse

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