Nuoto
Nuoto: un 2018 di “divertimento” per Federica Pellegrini. Arrivare a Tokyo 2020 senza ambizioni?
Il 2018 è finalmente giunto e in questo primo giorno dell’anno è giusto proiettarsi al futuro a quel che ci aspetta. Nel nuoto italiano, inutile negarlo, i programmi di Federica Pellegrini sono sempre di grande interesse. La vittoria strepitosa di Budapest e l’oro iridato nei 200 stile libero, piegando l’asso statunitense Katie Ledecky, è stata impresa leggendaria e va da sé che la decisione di abbandonare definitivamente le quattro vasche in favore della velocità è qualcosa che fa discutere.
L’idea della campionessa di Spinea è il seguente: lasciare un bel ricordo di sé essendo stata la sua gara perfetta quella nella Duna Arena e continuare a cimentarsi nella specialità sarebbe sempre una brutta copia. Nuotare dunque senza l’assillo del risultato ad ogni costo volendo gareggiare solo per divertirsi su una distanza, i 100 stile libero, che l’hanno vista crescere. Era il lontano 10 marzo 2004 quando Federica nelle due vasche di Livorno firmava il primato italiano di 54″40 e saliva agli onori della cronaca come il nuovo fenomeno natatorio azzurro.
La domanda però che si pongono tutti è la seguente: un’atleta del genere, che tanto ha vinto, saprà accontentarsi di un ruolo “di secondo piano” in una gara dove le possibilità per salire sul podio iridato sono estremamente complicate? La ragazza che è sempre salita sul blocchetto per toccare prima delle altre vuol davvero vivere gli ultimi anni della propria carriera spegnendo le luci attorno a sé?
Quesiti che vengono spontanei ma la ferma convinzione della veneta, al momento, non lascia spazio ad improvvisi cambi di rotta. Di sicuro questo 2018 sarà una stagione di scarico puro per ricaricare le batterie dopo anni e anni spinti al massimo. Probabilmente, dopo gli Europei di Glasgow, con Matteo Giunta, si farà il punto della situazione per capire se davvero il progetto “veloce” ha un fondamento o è solo un modo per non sentire la pressione della vittoria ad ogni costo.
Le aspettative dell’azzurra, comunque, sono quelle di arrivare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 ed arrivarci in una versione da centista, come detto, alimenta dubbi e perplessità.
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Foto: Diego Gasperoni