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Biathlon, Coppa del Mondo 2018: la staffetta maschile sorprende, Wierer ingrana. Hofer una certezza

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Il nuovo anno, per il biathlon italiano, è iniziato subito con il botto. Gli azzurri sono stati tra i protagonisti assoluti della prima tappa del 2018 di Coppa del Mondo, che si è disputata negli scorsi giorni ad Oberhof. Sul podio Dorothea Wierer, che ha dimostrato di poter fare grandi cose quando trova la precisione al poligono, e la staffetta maschile, che 6 anni dopo l’ultima volta è tornata tra le migliori tre al termine di una gara pazza e dalle mille emozioni, che gli azzurri hanno saputo domare al meglio.

Partiamo proprio dalla prova a squadre, che probabilmente è stata la soddisfazione meno attesa. Il quartetto azzurro formato da Thomas Bormolini, Lukas Hofer, Dominik Windisch e Thierry Chenal ha fatto gara di testa sin dalla seconda frazione, mentre al lancio Bormolini era rimasto leggermente più attardato. Sia Hofer che Windisch, nelle due frazioni centrali, sono riusciti a fare la differenza al tiro, abbinando ad un’ottima precisione (soprattutto rispetto alle condizioni) al poligono il solito rendimento sugli sci stretti. Per la prima volta in carriera così avanti, Chenal non ha potuto difendere il minuto di margine che aveva su Lindstroem (Svezia), ma è stato freddo nel limitare gli errori al poligono per difendere la seconda piazza. Non stiamo certo parlando di un piazzamento che muta le prospettive della squadra, anche se dimostra la buona solidità del quartetto e l’ottimo inserimento anche di Chenal in squadra, nonostante sia solo al primo anno in Coppa del Mondo. 

Nelle gare individuali, assoluto protagonista Lukas Hofer. Tra sprint e inseguimento ha raccolto due sesti posti: sistemate le percentuali al tiro, Lukas si sta finalmente prendendo il ruolo cui lo attendavamo sin da quando si era affacciato nel massimo circuito Ibu dopo un’ottima carriera giovanile. L’altoatesino è alla miglior stagione della carriera per risultati e per la sensazione che trasmette in gara di poter essere sempre competitivo. Al momento, il duopolio di Martin Fourcade e Johannes Boe concede poco spazio, ma Luki è tra gli indiziati ad inserirsi nella lotta per il podio e a sfruttare le occasioni (che capiteranno) in cui i due fenomeni torneranno sulla terra magari con un errore di troppo al tiro.

In campo femminile, Dorothea Wierer ha ritrovato un podio fondamentale, soprattuto per il morale e per la consapevolezza. Il mese di dicembre, per lei, non è stato facile, e anche una volta terminate le gare ha faticato a trovare condizioni di salute perfette. Lei stessa ha dichiarato che la forma sta sempre migliorando, in vista dei Giochi Olimpici, che saranno il grande obiettivo della sua stagione. Nelle ultime tre tappe è salita sul podio nella sprint e nell’inseguimento, mentre in passato ha già dimostrato di poter vincere nella 15 chilometri e nella mass start: una biathleta completa che si appresta a vivere quello che probabilmente sarà l’appuntamento più importante di tutta la sua carriera. Intanto, è salita al quarto posto in classifica generale, che in attesa di crescere ancora ne attesta la solidità e la costanza.

Purtroppo ha vissuto un passaggio a vuoto Lisa Vittozzi, penalizzata da una sprint in cui ha pagato i troppi errori commessi. Tirando le somme di questa prima parte di stagione, non possiamo certo fargliene una colpa. I momenti no capitano, la giovane azzurra deve essere brava a reagire sin da Ruhpolding, dove potrebbe anche trovare una situazione adatta alle sue caratteristiche. Tra le altre, Federica Sanfilippo è sempre alla ricerca della condizione dei giorni migliori, mentre Nicole Gontier è stata troppo imprecisa al tiro. Tra gli uomini, ancora non abbiamo visto il miglior Dominik Windisch nelle competizioni individuali. Senza o con pochi errori (risultato che ha saputo centrare nella staffetta) potrebbe arrivare tranquillamente a giocarsi gli stessi piazzamenti di Hofer, ma fino a questo momento è stato piuttosto incostante al tiro, alternando prove molto precise ad altre in cui di non trova le giuste sensazioni. Per Bormolini e Chenal un week-end positivo anche solo grazie alla staffetta, Giuseppe Montello invece non è ancora al meglio, dopo un mese di dicembre passato quasi esclusivamente ai box.





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Foto: FISI – Serge Schwan

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