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Australian Open 2018, le outsider. Il sogno “Aussie” di Ashleigh Barty, ma non solo…

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L’assenza di Serena Williams nel tabellone femminile è l’ingrediente principale che rende più complesso qualsiasi pronostico agli Australian Open, aprendo le porte alle outsider di turno, per un effetto Ostapenko che potrebbe riverberarsi anche in quel di Melbourne.

Se tra gli uomini l’elvetico Roger Federer è l’indiziato principale per il successo finale, in ambito femminile, al contrario, non vi è una favorita: la corsa al trono dell’unico Slam dell’emisfero australe vede tante pretendenti. Il numero uno mondiale di Simona Halep non appare in pericolo, tanto più che la rumena praticamente non ha punti da difendere, ma le manca in bacheca un titolo dei quattro tornei più importanti al mondo. Gli interrogativi sulla condizione fisica dell’iberica Garbine Muguruza potrebbero spianare la strada alla danese Caroline Wozniacki, che sembra essere nuovamente sui livelli che la portarono in vetta al ranking WTA. Non si può non citare però la russa Maria Sharapova, variabile impazzita di un tabellone che non la contempla tra le teste di serie. Non si possono però lasciare fuori dal novero delle papabili neppure l’ucraina Elina Svitolina, la ceca Karolina Pliskova, la stessa Venus William, sorella maggiore di Serena, e Jelena Ostapenko.

Questi nomi però non farebbero gridare alla sorpresa. Proverà a giocare un tiro mancino a tutte le 127 avversarie la padrona di casa Asleigh Barty, già ottima doppista, ed ora in ascesa in singolare, con la finale raggiunta in nottata a Sydney. L’australiana coronerebbe una storia personale fatta di discese ardite e di risalite: nel 2014, dopo aver sofferto di depressione, ha lasciato il circuito WTA, tuffandosi nel cricket, sport nazionale nel Paese dei canguri, per poi tornare di prepotenza nel 2016, compiendo una bellissima scalata senza giocare con il ranking protetto o con l’ausilio di wild card.


Altrettanto bene si può dire di Belinda Bencic, elvetica, recente vincitrice della Hopman Cup in coppia con Roger Federer: il sorteggio le ha riservato Venus Williams, ma lei potrà certamente dire la sua, essendo tornata ad ottimi livelli dopo due stagioni travagliate a causa di un infortunio. La bielorussa Aliaksandra Sasnovich, dopo aver sfiorato una Fed Cup che sarebbe stata storica, punta a sbocciare definitivamente a livello individuale, così come la cinese Zhang Shuai, ormai 28enne, che sembrava destinata a seguire le orme della connazionale Li Na, ma che non ha mai messo il punto esclamativo nella propria carriera.

Chissà che il magico effetto del Roland Garros, che lo scorso anno premiò la lettone Ostapenko, a Melbourne non faccia saltar fuori qualche altro nome nuovo…





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Foto: Pagina Facebook Australian Open

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roberto.santangelo@oasport.it

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