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Pallanuoto femminile, Serie A1 2018: le migliori italiane della nona giornata. Sugli scudi Roberta Bianconi ed Arianna Garibotti

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L’ultima giornata d’andata del massimo campionato italiano di pallanuoto femminile consegna il terzo posto solitario al Rapallo, mentre Catania continua da imbattuta asfaltando Messina. Padova tiene il passo, mentre è pari tra Bogliasco e Cosenza. Andiamo a scoprire quali sono state le migliori azzurre scese in acqua sabato scorso.

Roberta Bianconi (Catania) Cinque marcature, a segno in ogni frazione, lei c’è sempre. Che sia in superiorità o in parità numerica, l’azione delle etnee passa sempre dalle sue mani. Capocannoniere infaticabile, chiude il girone d’andata a quota 20, mettendo due gol tra sé e le inseguitrici.

Arianna Garibotti (Catania) Quattro reti, equamente divise tra primo e terzo parziale, per tracciare il solco definitivo contro Messina, dando il là al festival del gol visto negli ultimi 16 minuti di gara. Implacabile, quasi quanto la sua compagna di squadra, mette in risalto tutti i problemi della difesa peloritana.

Giulia Viacava (Bogliasco) La sua tripletta tiene a galla le liguri, che nel finale rischiano addirittura di capitolare in casa al cospetto del redivivo Cosenza, rinfrancato dalla vittoria in Coppa Italia a Padova. Le sua marcature giungono tutte nella prima metà di gara, quando le calabresi provano a scappar via, e per i primi 20′ è l’unica delle sue a segnare.

Elisa Queirolo (Padova) Tripletta a cavallo di secondo e terzo quarto per lei, che trascina la compagine patavina, mettendo a segno le reti che stampano il parziale che si rivelerà decisivo a fine gara. Negli ultimi 10′ infatti la Florentia non riesce più a rientrare e le Campionesse d’Italia possono amministrare senza patemi d’animo.

Arianna Gragnolati (Rapallo) Doppietta con tanto di rete decisiva nel confronto diretto contro Milano che vale alle liguri il terzo posto in solitaria. Alla pari delle connazionali Avegno e Cuzzupè, va in gol due volte, ma lei mette a segno la marcatura che decide il match, un pallone medicinale che ha saputo scagliare alle spalle di Nigro.





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Foto: Daniela Bolla

roberto.santangelo@oasport.it

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