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Atletica, Filippo Tortu: “Senza Bolt ci sarà più equilibrio. Preferisco i 100 ai 200…”

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Oggi lo vedremo in scena a Berlino, sui 60 metri, nel meeting della Mercedes Benz Arena che dà inizio al suo 2018. Filippo Tortu a 19 anni è una delle speranze dell’atletica italiana. “L’anno scorso ero a casa a guardarla in streaming, rimasi sorpreso dall’atmosfera e dalle fiamme a bordo pista. Ho scelto Berlino per il prestigio e il contesto“, ha dichiarato l’azzurro in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Aldilà dell’atmosfera che incontrerà nella città tedesca, però, Tortu ha scelto di gareggiare per cominciare al meglio una stagione per lui fondamentale.

Sto molto bene. Sono tranquillo e contento di correre. Non vedo l’ora che sia estate per fare 100 e 200. È cambiato qualcosa rispetto allo scorso anno? “No. Dopo il 20″34 del Golden Gala di Roma non ho avuto tutta questa popolarità. Mi avranno fermato per strada un paio di volte in più rispetto a prima, ma solo al mio paese!“. È stata però un’estate in ogni caso delicata quella di Filippo, che ha terminato gli studi liceali ed ha dovuto prendere una decisione importante sul suo futuro. “Sono uscito dal liceo scientifico con 70. Mi hanno cercato alcune università americane ma ho preferito restare in Italia. Vivo a Milano e sono iscritto alla Luiss di Roma. Ho avuto una borsa di studio nell’ambito di un progetto che coinvolge atleti, una sorta di “dual career”, tra sport e lavoro. Anche le Fiamme Gialle continuano a supportarmi. Ho tutte le condizioni per fare al meglio atletica e università“.

L’atletica per me è passione. Sono malato di sport e lo pratico da quando avevo 6 anni. Prima basket, poi atletica. Ho guardato tanti documentari del passato, le Olimpiadi di Roma 1968 le conosco a memoria. È così che mi sono innamorato di Livio Berruti“. Ora mancherà Bolt: cambia qualcosa?Non ci sarà più la sua dolce dittatura ma più equilibrio nello sprint. L’ho incontrato ai Mondiali di Londra: lui si stava scaldando in quinta corsia, io mi allenavo in quarta. Ma l’ho lasciato tranquillo. È bastato stargli vicino per annusarne il carisma“. 100 o 200? “Preferisco i 100. Sono più promettente sui 200, è vero, ma non so ancora bene come gestirli“.

Tortu ha poi speso parole positive sul movimento italiano. Non sta male la nostra atletica. Ci sono ottimi talenti come Vladimir Aceti e Andrea Dallavalle. Siamo un gruppo affiatato e di amici. La trasferta più bella della mia vita è stata agli Europei 2017 di Grosseto. Ricordo il tifo per i compagni in tribuna, la mensa, le vittorie. Ce la faremo anche tra i grandi. Come prosegue la stagione? “Come quella dello scorso anno. Mi alleno sempre dal lunedì al sabato, poi la domenica guardo le partite. Sono juventino per tradizione di famiglia!“.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Giancarlo Colombo

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