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Karate
Karate, Premier League Parigi 2018: Italia a bocca asciutta, parte col piede sbagliato il 2018 degli azzurri. Ma c’è tempo per rimediare
Una spedizione sottotono in quel di Parigi per l’Italia, che inaugura il nuovo anno nel peggiore dei modi. Nella prima tappa della Premier League 2018, gli azzurri non sono riusciti a centrare neanche un podio individuale, come non accadeva ormai da tempo immemore nelle competizioni internazionali. Una controprestazione che fa suonare un piccolo campanello d’allarme in casa Italia, dove in tanti si attendevano un esordio ben diverso. Il kata, solitamente fucina di medaglie, non si è rivelato propizio per i colori azzurri, al netto del terzo posto senza vittorie per il team kata femminile (Franchini, Ferracuti, Garofoli), nonostante le prove discrete di Samuel Stea e Mattia Busato, tutto sommato all’altezza del prestigio della competizione, in cui ancora una volta ha fatto la voce grossa il Giappone, autentico dominatore della disciplina. Partenza falsa anche per Luigi Busà, che aveva chiuso la scorsa stagione a mille all’ora, ma non è riuscito ad imprimere subito la marcia giusta nel nuovo anno, uscendo di scena al terzo turno della categoria -75 kg contro l’iraniano Beigi, un avversario ampiamente alla sua portata. Nulla di fatto anche per Silvia Semeraro (-68 kg) e Simone Marino (+84 kg), da cui ci si attendeva qualcosa di più, ma la prima tappa della Premier League reca con sé anche qualche buona indicazione per il futuro.
Sara Cardin, in particolare, resta ancora un punto di riferimento imprescindibile per la Nazionale italiana e il suo quarto posto non scalfisce minimamente la sua prestazione superba in terra francese, avvalorando le sue ambizioni in vista dei prossimi appuntamenti stagionali. Luca Maresca, intanto, ha compiuto enormi progressi nei -67 kg, una nuova categoria di peso con cui confrontarsi dopo un lungo infortunio per poter puntare a Tokyo 2020 con fondate speranze. Il suo quarto posto è il segnale di una crescita che potrebbe presto condurlo nuovamente ai vertici della disciplina, ma un plauso lo merita anche Viola Lallo, che nella categoria olimpica -61 kg ha messo in difficoltà la campionessa austriaca Alisa Buchinger, cedendo soltanto per hantei al cospetto di un’autentica fuoriclasse. Un risultato che può rappresentare un trampolino di lancio per un’atleta attesa presto alla consacrazione. L’occasione per riscattare il passo falso di Parigi arriverà fra due settimane a Guadalajara, dove andrà in scena la prima tappa della Serie A e un altro weekend all’asciutto acquisirebbe una valenza preoccupante.
mauro.deriso@oasport.it
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Foto: Fijlkam