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Ciclismo: patteggiamento per Chris Froome? Perderebbe Vuelta e bronzo Mondiale, ma al Giro d’Italia potrebbe esserci

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Una vicenda infinita, sulla quale non è ancora stata fatta chiarezza. Il caso doping di Chris Froome all’ultima Vuelta di Spagna ha sconvolto il mondo del ciclismo e ha, ovviamente, fatto parlare sia corridori che addetti ai lavori, spesso e volentieri contro il britannico del Team Sky, risultato positivo al Salbutamolo nella corsa a tappe iberica.

In pochi giorni è cambiata l’ipotesi difensiva di Froome e dei suoi legali: scartata infatti quella della disidratazione, si è passati ad un possibile malfunzionamento renale. Difficile però riuscire a convincere il Tribunale Antidoping: il britannico, come svela il Corriere dello Sport, starebbe pensando di patteggiare e l’idea sembra essere arrivata dalla moglie e manager del corridore Michelle Cound.

Il patteggiamento farebbe evitare a Froome una squalifica molto più lunga del prevista. Uno stop tra i sei e i nove mesi e, ovviamente, la rinuncia al titolo di campione della Vuelta (che andrebbe al nostro Vincenzo Nibali) e alla medaglia di bronzo dei Mondiali di Bergen nella prova contro il tempo. Da capire però ci saranno i tempi della possibile squalifica: con l’ipotesi minima (sei mesi) Froome potrebbe essere al via sia del Giro d’Italia che del Tour de France, nel caso contrario invece dovrebbe stare fermo fino alla Grande Boucle.

Una storia ancora in piena evoluzione, il finale è tutto da scoprire.





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Foto: © Unipublic/Photogomez Sport

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