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MotoGP
MotoGP, Test Sepang 2018: Honda, il motore soddisfa ma sul telaio c’è ancora da lavorare
I primi tre giorni di test del 2018 per la MotoGP si sono conclusi. Sul circuito di Sepang, piloti e team hanno avuto modo di trarre le prime indicazioni sulle moto con cui affronteranno la nuova stagione e sul lavoro svolto e da svolgere. Ottimismo e fiducia in casa Honda, quella tra i top team partiva più avanti, dopo l’assaggio dei test di Valencia in cui la RC213V era stata la moto più competitiva. Nel team giapponese si sono concentrati molto sul motore: Marc Marquez, Dani Pedrosa e Cal Crutchlow hanno potuto disporre di tre prototipi ciascuno, lavorando su diverse aree e differenti setup. Ora toccherà agli ingegneri incrociare i dati e trovare la quadra.
Le indicazioni sono comunque positive. Il passo avanti fatto con il nuovo propulsore è notevole, in termini di velocità di punta ma anche di percorrenza, complice il cambio del bilanciamento, molto più a favore dell’avantreno, dando ai piloti maggiore sensibilità e stabilità (e quindi velocità) in ingresso di curva. A testimonianza dei progressi fatti in termini di motore ci sono i tempi registrati da Crutchlow, inseritosi nelle prime posizioni della classifica. In casa Honda si è lavorato anche su gomme e sospensioni, ma il vero nodo resta quello legato all’aerodinamica e al telaio.
“Per il momento vogliamo controllare meglio la nuova aerodinamica, anche su un altro circuito, perché vogliamo fare la scelta giusta“, ha dichiarato Marc Marquez. Dichiarazioni “abbottonate”, perché nel box della Honda non sono contenti delle informazioni raccolte. Il team giapponese ha portato, come gli altri, la carena alata ma rispetto alla concorrenza l’esito dell’esperimento non è stato così positivo. E meno male, verrebbe da dire, perché questa Honda un difetto dovrà pur averlo. Il cronometro, infatti, ha confermato che la RC213V è molto veloce sul giro secco: prima giornata a parte, quando la pioggia ha rovinato i piani dei team, Pedrosa e Crutchlow sono stati stabilmente al top. L’unico a non aver tentato il time attack è stato Marquez: voleva farlo nella seconda giornata, ma lo scroscio arrivato negli ultimi 15 minuti glielo ha impedito. Poco male, perché lo spagnolo si è consolato provando il passo gara nell’ultima giornata: 15 giri costanti sul 2’00” ed un ritmo inarrivabile per gli altri.
La tre giorni di Sepang lascia tutto sommato soddisfatti i piloti, telaio a parte. “Abbiamo lavorato molto e abbastanza bene. Abbiamo provato diverse cose e mi sono sentito molto bene con la moto. Il motore non è regolato ancora al 100% ma abbiamo fatto un ottimo lavoro, anche con Dani e Cal. La base è buona“. A Marquez ha fatto eco Pedrosa. “È stato un buon test. Mi sono concentrato molto sulla velocità migliorando sul giro veloce. Abbiamo lavorato sul motore ma anche sulle gomme, provando sia la morbida che la dura. Le sensazioni sono buone: abbiamo molti dati e voglia di confermarli su altre piste“.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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