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Basket, l’Italia lancia il “Progetto Lunghi”. Gregor Fucka fa da coach: “Sono soddisfatto, belle conferme. Quando la Nazionale e Tanjevic chiamano…”
Gregor Fucka e Boscia Tanjevic, due autentici miti del basket moderno, due icone ammirate da generazioni, due pilastri del gioco moderno. L’Italia si affida a loro due per rilanciarsi e il “Progetto Lunghi”, organizzato dalla FIP, è il primo passo per trovare giovani importanti da inserire nella Nazionale che verrà. Siamo un po’ in debito d’ossigeno in quel ruolo e c’è bisogno di aria fresca.
Il primo stage si è svolto all’Arena Altero Felici di Roma proprio sotto la guida di Fucka e Tanjevic: ragazzi tra i 19 e i 25 anni, per la maggior parte nel giro delle Nazionali giovanili e protagonisti in Serie A2, hanno messo in mostra le loro doti. Parliamo di Barbante (Treviso), Benvenuti (Reggio Calabria), Candussi (Mantova), Cattapan (Casale Monferrato), Caruso (Napoli), Mezzanotte (Treviglio), Simioni (Basket), Spera (Cecina), Tessitori (Biella), Totè (Verona).
La soddisfazione di coach Fucka, ora assistente a Trapani, traspare chiaramente dalle dichiarazioni rilasciate alla Gazzetta dello Sport: “Credo sia stata per questi ragazzi un’opportunità bellissima e molto utile. Volevamo dare una mano a loro e alle rispettive società e nessuno ha sottovaluto l’impegno: ciascuno ha dato il massimo, portando qualcosa di importante al gruppo. Sono tutti consapevoli che una manciata di allenamenti non sono sufficienti per crescere realmente: dovranno continuare a lavorare in autonomia presso le proprie società e con i rispettivi coach. Quello che abbiamo fatto è trasmettere una serie di conoscenze e metodi di allenamento che ogni ragazzo porterà a casa e svilupperà. Cercheremo comunque di dare continuità al lavoro fissando un secondo appuntamento già a marzo“.
L’Airore non è comunque sorpreso da quanto visto in questi giorni: “Non sono rimasto sorpreso, piuttosto ho avuto piacevoli conferme. Conoscevo già molti di questi ragazzi avendoli affrontati da avversario nel campionato di A2: mi aspettavo grande impegno e attenzione da parte loro, così è stato“.
Ci sono parole dolci anche per Tanjevic e per l’Italia: “Quando lui e la Nazionale ti chiamano è solo un grande onore poter andare a dare una mano. Con Boscia mi trovo benissimo: mi ha insegnato di tutto e continuerà a farlo“.