Rugby
Rugby, Sei Nazioni femminile 2018: Italia-Inghilterra, le azzurre sfidano le vicecampionesse del Mondo
Il sorteggio dei calendari non ha particolarmente sorriso all’Italia del rugby, ma, si sa, prima o poi sulle cinque partite le avversarie da affrontare sono sempre quelle. Che sia prima o dopo, i fenomeni inglesi sono sempre da sfidare. Peccato che si debba iniziare (molto probabilmente) in salita: il Sei Nazioni dell’Italia al femminile si apre infatti con il durissimo match con l’Inghilterra, domenica 4 febbraio alle 18.30 allo Stadio “Mirabello” di Reggio Emilia.
“Ripartiamo con un gruppo molto giovane” – le parole di Andrea Di Giandomenico, allenatore dell’Italrugby al femminile – “rinnovato dopo il Mondiale dello scorso agosto in Irlanda. Abbiamo visionato molti giovani talenti negli ultimi mesi ed avuto modo di fare delle verifiche in occasione del Test Match di novembre contro la Francia, che hanno fornito ottimi spunti sui cui lavorare. Siamo consci che nel 6 Nazioni è necessario innalzare la qualità delle nostre prestazioni, ma siamo fiduciosi poiché abbiamo lavorato bene per preparare il Torneo”.
Dal Mondiale sono arrivate prestazioni confortanti, che hanno riscattato un Sei Nazioni non del tutto convincente (è arrivato il Cucchiaio di Legno con whitewash, ma soprattutto nella sfida alla Scozia le azzurre hanno dimostrato di avere la forza di giocarsela alla pari). I precedenti con le detentrici del trofeo non sono però confortanti. Due sfide nel 2017, con due sconfitte, tra Sei Nazioni e Mondiale: in terra britannica nel mese di febbraio le azzurre si erano ben fatte notare, andando addirittura in vantaggio con una meta di Stefan e poi perdendo con un onorevole 29-15, mentre molto più netta è stata la sconfitta nella competizione iridata.
Bisognerà fare attenzione alla voglia di rivalsa delle avversarie, che vogliono assolutamente vincere questa manifestazione per riscattare la delusione di una finale mondiale iniziata bene (erano in vantaggio con la Nuova Zelanda dopo il primo tempo) e finita con una sconfitta.
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Foto: FIR (utilizzo editoriale)