Sci Alpino
Sci alpino, Christof Innerhofer: “A PyeongChang punto sul superG, ci sarò anche a Pechino 2022. Ho un segreto per le gare secche…”
ESCLUSIVA OA SPORT – in questa stagione non è ancora riuscito a trovare il podio, ma Christof Innerhofer è insieme a Dominik Paris e Peter Fill una delle speranze di medaglia più concerete ai Giochi Olimpici invernali che inizieranno a PyeongChang la prossima settimana, per quanto riguarda la velocità maschile. Il titolo di campione del mondo nel 2011 a Garmisch e le due medaglie, un argento e un bronzo, di Sochi 2014, gli sono fruttati l’appellativo di “uomo dai grandi appuntamenti”. A PyeongChang, Inner non sarà fra i favoriti, ma nelle ultime gare è apparso davvero in forma: un colpo di coda, in Corea, non è affatto da escludere.
Sei alla terza partecipazione olimpica della tua carriera e uno degli atleti più esperti dell’Italia. Ci puoi dire che atmosfera si respira ai Giochi?
“L’atmosfera è sempre bellissima, tanti atleti di tutti i Paesi, di tanti sport diversi. E’ sempre bello incontrarsi, sono atleta da tanti anni e ho tanti amici, è bello trascorrere un po’ di tempo con loro”.
Ti aspetti qualcosa di diverso da PyeongChang rispetto a Vancouver e Sochi?
“Sarà diverso perché non vivendo nel Villaggio Olimpico l’atmosfera olimpica sarà un po’ più soft. Noi discesisti gareggeremo in una sede di gara lontana dal villaggio olimpico, per cui saremo ospitati in un albergo vicino alla pista di gara”.
A Sochi hai vinto due medaglie: che obiettivo ti sei prefissato per queste Olimpiadi?
“L’obiettivo è quello di divertirmi”.
Per molti sei “l’uomo dei grandi appuntamenti” e il palmares non può che confermare questa cosa. Qual è il segreto per riuscire a far la differenza quando in palio ci sono le medaglie?
“Non lo dico. Se è un segreto non va svelato”.
Nel 2016 sei arrivato secondo in superG a Jeongseon. Ti piace la pista coreana?
“In SuperG avevo buone sensazioni, in Discesa invece no. La pista per il SuperG mi piace molto”.
Un parere a bruciapelo. Vale più una medaglia olimpica o mondiale, o una vittoria a Kitzbuehel o a Wengen (che è stata già tua nel 2013)?
“Per ognuno il successo ha valori diversi, per me le mie medaglie contano più di tutto, nessuno me le porterà via”.
Ultima domanda olimpica. Saranno i tuoi ultimi Giochi o pensi di esserci anche a Pechino 2022?
“Ci sarò a Pechino 2022, e spero di esserci anche nel 2026”.
Passiamo alla stagione attuale. Che voto ti daresti dopo i primi mesi di gare?
“Direi sufficiente”.
Hai raccolto tanti ottimi piazzamenti, spesso partendo con pettorali molto alti. Cosa ti manca per tornare sul podio?
“Di mettere assieme i vari pezzi positivi. Non penso ai podi, ma a sciare bene e divertirmi”.
Lo sci alpino in Italia. Dopo anni in cui l’interesse era in calo, il pubblico si sta riavvicinando e sui Giochi ci sarà un’attenzione speciale. Si avverte una pressione diversa?
“Non ho pressione di nessun tipo, non vedo l’ora di mettere i bastoni fuori dal cancelletto”.
Con quali compagni di squadra passi più tempo?
“Con Dominik Paris, è una bellissima persona onesta e molto tranquillo. Con lui sto sempre volentieri”.
Innerhofer nella vita privata. Cosa ti piace fare quando non ti alleni?
“Mi piace leggere libri di economia e di borsa, di sentire i miei amici, di stare tranquillo e di avere del tempo per me stesso”.
andrea.voria@oasport.it
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Foto: Pentaphoto