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Biathlon, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: l’Italia punta a fare bene anche nelle staffette

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Con quattro prove individuali tra gli uomini e quattro tra le donne, il biathlon è una delle discipline che assegna più medaglie alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. Oltre queste prove, ci saranno anche tre staffette: in almeno due, la nazionale italiana parte con ottime credenziali anche per puntare al podio ed eventualmente alla vittoria.

Già quattro anni fa, a Sochi 2014, la staffetta mista ha regalato la gioia del bronzo alla spedizione azzurra. Anche in Corea del Sud, l’Italia è molto competitiva, tanto da aver chiuso sul podio nell’unico precedente stagionale, in quel di Oestersund. Nell’occasione, addirittura, Lukas Hofer aveva anche compiuto un giro di penalità a causa dei tanti errori al poligono, senza il quale probabilmente la squadra azzurra avrebbe potuto vincere la gara. A PyeongChang la situazione sarà diversa: tutte le squadre, infatti, si presenteranno con la squadra titolare e agguerrite per dare il massimo sulla singola gara. L’Italia è competitiva sia nelle prime due frazioni con le donne che nelle ultime due con gli uomini: Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer sono delle certezze nelle prove di squadra grazie alla precisione e alla velocità al tiro che spesso consente loro di fare la differenza, mentre Lukas Hofer e Dominik Windisch pur con caratteristiche diverse (più veloci sugli sci) hanno tutte le carte in regola per ben figurare.

Può puntare al podio anche la staffetta femminile. Oltre Vittozzi e Wierer, le prescelte per essere al via di questa prova dovrebbero essere Federica Sanfilippo e Alexia Runggaldier, fondamentali nell’economia della gara. Runggaldier, al lancio, dovrebbe passare l’ideale testimone nelle prime piazze grazie alla sua proverbiale precisione al tiro, mentre Sanfilippo può sopperire a percentuali non eccelse con ottime doti sugli sci. È difficile, pur a questi livelli, trovare tante formazioni così solide e complete. Anche per questo, le azzurre fanno parte delle 4-5 squadre che senza ombra di dubbio partono con il potenziale per andare a podio, pur senza avere ovviamente la certezza di riuscirci.

Discorso diverso in campo maschile. Hofer, Windisch e compagni non saranno favoriti, nonostante il secondo posto di Oberhof in Coppa del Mondo, che però è maturato in una condizione di gara molto particolare, con forte vento ad influenzare il poligono. Oltre le due punte della nazionale, in staffetta dovrebbero prendere il via Thomas Bormolini e Giuseppe Montello, recuperato proprio in vista delle Olimpiadi: per entrambi, l’obiettivo è quello di non sbagliare al poligono per mettere i due compagni nelle migliori condizioni possibile per attaccare, perché no, la zona medaglie. Ancora da valutare l’ordine con cui partiranno, dato che spesso in Coppa l’ultima frazione è stata affidata al meno forte del quartetto per provare a difendere un’eventuale posizione di vertice.





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Foto: FISI – Serge Schwan

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