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Sci di fondo, Olimpiadi PyeongChang 2018. Charlotte Kalla cala il tris olimpico: prove tecniche di dominio?

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Farsi trovare pronta al momento giusto: non è sempre stato così in carriera per Charlotte Kalla, la nuova regina dello Skiathlon femminile, che ha interrotto il dominio di Bjoergen in questa specialità conquistando il suo terzo oro olimpico. La svedese di Pajala ha sempre e solo vinto a livello individuale gare con partenza a intervalli (entrambe 10 km a tecnica libera, prima a Vancouver 2010, oro olimpico e poi a Falun, sulla neve di casa, nel 2015, oro iridato) e dunque quella di oggi è la prima gara con format in linea che la vede trionfare tra Olimpiadi e Mondiali.

Tutto sommato un’anomalia per un’atleta che ha saputo vincere in coppa del Mondo spesso e volentieri nelle gare mass start e che ha saputo trionfare ad esempio in un Tour de Ski, dove difficilmente si riesce a prevalere se non si sa correre sull’uomo. Certo essere capitata in un momento storico in cui Bjoergen era dominante e sono passate anche atlete del calibro di Kowalczyk e Smigun non ha aiutato dal punto di vista numerico la carriera della svedese che comunque, tra Mondiali e Olimpiadi, oggi ha conquistato il suo podio numero 18: dodici ai Mondiali e sei (tre ori e tre argenti) alle Olimpiadi.

Kalla ha vinto la gara di oggi da dominatrice assoluta, attaccando nel punto in cui tutti si aspettavano il forcing di Bjoergen e staccando le rivali più accreditate, alcune delle quali hanno denotato una condizione non ottimale, come ad esempio le protagoniste del Tour de Ski e di coppa del Mondo Oestberg e Weng, rimaste attardate nella fase decisiva della competizione.

Kalla ha conquistato così il suo terzo oro olimpico (oltre ai due individuali, c’è anche quello nella staffetta a Sochi) ma l’impressione è che la svedese abbia tutte le carte in regola per diventare la donna delle Olimpiadi. Sulla carta è super favorita per bissare l’oro odierno nella prossima gara individuale, la 10 km a tecnica classica che la vede sul podio da due edizioni (oro a Vancouver, argento a Sochi) ma altri podi potrebbero arrivare dalle staffette e non è detto che quella della 4×5 km sia per forza un argento perchè vista la condizione odierna delle norvegesi c’è spazio anche per puntare al massimo per la squadra svedese che ha trovato anche una Andersson in grandissima forma. Più difficile per Kalla la 30 km mass start a tecnica libera ma se la condizione tiene può davvero succedere di tutto.

 





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