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Calcio a 5
Calcio a 5, Finale Europei 2018. Spagna-Portogallo 2-3: storica prima volta, lusitani campioni d’Europa! Bruno Coelho eroico, Ricardinho re dei bomber
Una storica prima volta, una partita thrilling, una finale storica. Il Portogallo è Campione d’Europa al termine di un derby iberico al cardiopalma, deciso da un’incredibile doppietta di Bruno Coelho, risorto nei minuti conclusivi dopo un infortunio nella prima frazione e divenuto d’un tratto l’eroe della serata. All’Arena Stozice si scontrano le due squadre più forti per la finale degli Europei 2018 di Lubiana. Uno scenario spettacolare accoglie le due squadre, che schierano il meglio che il Vecchio Continente può proporre in questo momento sulla ribalta internazionale. Il ct lusitano Jorge Braz schiera in partenza il quintetto composto da André Sousa, Pedro Cary, Bruno Coelho, João Matos e Ricardinho, mentre Venancio Lopez si affida a Paco Sedano, Ortiz, Pola, Miguelín e Alex. L’avvio di gara è subito spumeggiante e dopo 59” Ricardinho ruba palla a Miguelin e scarica un sinistro sotto la traversa che fulmina Paco Sedano e porta in vantaggio il Portogallo.
Sembra il preludio ad una serata fantastica per “O Magico”, ma Bruno Coelho si fa male ad un ginocchio e col passare dei minuti i lusitani lasciano spazio alle Furie Rosse, che fanno leva sull’esperienza dei propri fenomeni e dopo 18’54”, sul finire della prima frazione, fulminano André Sousa con un rasoterra di Tolrà, abile nell’infilare il portiere andando a segno con un tiro che bacia il palo prima di insaccarsi. Non c’è un attimo di pausa neanche nella ripresa, ma è la Spagna a fare la partita. E così, dopo 31’36” Ricardinho si addormenta e Miguelin con uno schema su calcio piazzato serve un assist delizioso per Lin, che a porta vuota non sbaglia e porta avanti le Furie Rosse. Il Portogallo accusa il colpo e Pany Varela commette il sesto fallo, regalando alla Spagna un tiro libero, ma Miguelin colpisce la traversa sprecando un’occasione d’oro per chiudere la partita. I lusitani ci credono ancora e allora Jorge Braz decide di utilizare Pedro Cary come portiere di movimento.
Ed è proprio Pedro Cary a meno di 2′ dalla fine a regalare a Bruno Coelho, rientrato da poco in campo ancora claudicante, la palla del pareggio, che porta le squadre ai supplementari. Il match è vibrante, ma all’inizio del secondo supplementare Pola entra duro su Ricardinho, che si fa male ed esce dal campo dolorante. Sembra il colpo del ko per il Portogallo, ma Bebe grazia André Sousa colpendo il palo e poco dopo Solano commette una clamorosa ingenuità, effettuando il sesto fallo di squadra, ai danni di Pedro Cary, in una zona innocua del campo. Sul pallone va Bruno Coelho, che non fallisce e a meno di un minuto dalla fine manda in tripudio i tifosi portoghesi. Finita? Altroché. Ci vuole un fantastico André Sousa per mettere la museruola a Rafa Usin e blindare il 3-2, un risultato storico per il Portogallo, Campione d’Europa per la prima volta nella sua storia. La Spagna, dunque, abdica dopo il successo di Belgrado 2016, mentre per Ricardinho arriva il primo grande trionfo con la sua Nazionale, nonostante la sofferenza per l’uscita prematura dal campo. Con 7 reti è lui il capocannoniere e l’uomo simbolo degli Europei 2018.
mauro.deriso@oasport.it
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Foto: Facebook UEFA Futsal